In esclusiva la nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio in livrea Carabinieri che mette per la prima volta le ruote sulle strade di Roma.
In esclusiva la nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio in livrea Carabinieri che mette per la prima volta le ruote sulle strade di Roma.
Dopo il debutto statico delle due nuove Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio del Nucleo Operativo Radiomobile dell’Arma dei Carabinieri l’occasione per vederle calpestare l’asfalto della Capitale non si è fatta troppo attendere. La nostra perseveranza ci ha premiato donandoci in anteprima il privilegio di sentire gli scarichi crepitare e vedere gli enormi pneumatici affrontare con indomita fierezza le insidie della giungla urbana.
Finita la cerimonia e calato il sipario sull’evento, le due vetture hanno attraversato il centro di Roma per raggiungere con la propria esuberante cavalleria l’Autodrappello che le ospiterà in attesa che gli equipaggi designati alla loro conduzione siano stati formati dalla Casa madre stessa. Le Alfa Giulia rimarranno inutilizzate fino a che i militari consegnatari non saranno pronti per condurre al limite sia nel traffico cittadino che sulla rete autostradale una vettura capace di superare i 300 km/h, con tutti i rischi di non avere a disposizione le sicure vie di fuga di una pista.
Da indiscrezioni le auto rimarranno inutilizzate almeno fino alla seconda decina di maggio. Le due vetture, che sono state scortate da un esemplare della progenitrice Alfa 159 in versione Radiomobile, non hanno ancora installata la specifica targa militare che ci permetterà in futuro di distinguere la vettura in dotazione a Roma da quella di Milano.
A differenza dell’ultima berlina Alfa Romeo acquistata dall’Arma, la Giulia Quadrifoglio è priva della semiblindatura del parabrezza anteriore e degli sportelli, non possiede la specifica cellula che divide la parte anteriore dell’abitacolo dal posteriore destinato a contenere i fermati alla stregua di una camera di sicurezza.
Assente anche il classico faro brandeggiante e i due lampeggiatori singoli sostituiti da una più aerodinamica mini-barra a led modello Legend della Federal Signal Vama, la stessa già in uso sulle Lotus dell’Arma, coadiuvata da due led blu sul paraurti anteriore e due sul baule posteriore. Immancabile l’adattamento della consolle centrale per ospitare il frontalino e la cornetta dell’impianto di telecomunicazione VP 450 Marconi Ote nell’ultima versione Tetra VS 4000.
Nel bagagliaio una presa 12v, l’estintore, l’unità centrale dell’apparato radio confidenzialmente definita “mattone” e la dotazione per il trasporto organi e sangue. I sedili anteriori hanno subito le modifiche necessarie per il montaggio delle staffe di fissaggio dell’arma lunga Beretta PM12. Gli sportelli sono stati ottimizzati con gli agganci per fermare il manganello Tonfa e la paletta di ordinanza.
Le due vetture, consegnate in comodato d’uso gratuito, sono state scelte in configurazione con cambio manuale per facilitare l’integrazione con gli equipaggi. In futuro potrebbero aprire la strada al ritorno ufficiale delle gloriose berline del biscione in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata, ripercorrendo i fasti e la strada della loro leggendaria progenie, fatta di Giulia Ti e Super, Alfetta , Alfa 90, Alfa 75, Alfa 155, Alfa 156 e infine dalle attuali Alfa 159 2.4 JTDm RDM, in fase di progressiva dismissione.