La Giulia è arrivata sul mercato con un’aspettativa particolare e la conferma l’abbiamo avuta anche nel momento in cui abbiamo cercato di acquistarla.
La Giulia è arrivata sul mercato con un’aspettativa particolare e la conferma l’abbiamo avuta anche nel momento in cui abbiamo cercato di acquistarla.
Le belle donne, ricche di classe e fascino sanno sempre come farsi desiderare, non si concedono subito alle avances e con loro bisogna cogliere l’attimo giusto. Quando si dice “donne e motori…gioie e dolori”; con la Giulia a noi è successo un po’ così. Ci ha fatto attendere, sospirare e sognare per mesi.
Un passo indietro. Il nostro corteggiamento ha avuto inizio già ai saloni dell’auto dove è stata esposta la Quadrifoglio per prima, poi finalmente è stata presentata la “normale” berlina. Dopo averla vista a Francoforte la nostra fase di innamoramento è stata colpita dalle sue forme sportive fuori dagli schemi, mentre a Ginevra la Giulia si è mostrata bellissima ma meno appariscente, non più top model, ma una bella donna da mettersi al fianco per tutta la vita. Finiti i saloni abbiamo iniziato a rincorrerla, presi dal desiderio di possederla e le prime indicazioni ci danno per certo una data di inizio vendite prevista per metà Aprile. Alla data prefissata ci facciamo belli e alziamo il telefono per avere conferma e fissare un appuntamento anche per la prima prova. Non otteniamo nulla se non la conferma che la vettura sarebbe stata pronta per Giugno.
La delusione ci avvolge fino a quando non scopriamo che il 19 Aprile la prima vettura è stata prodotta e che la presentazione stampa è imminente. Continuiamo a seguire la strada del cliente tipo e aspettiamo. Finalmente sappiamo di poterla ordinare ma non possiamo né vederla né provarla fino al fatidico “porte aperte” di fine mese. Prima del fatidico weekend in cui con certezza non avremmo perso l’occasione per acquistarla, una telefonata ci riaccende il cuore di speranza. Un invito esclusivo a 30 minuti di prova presso una concessionaria il cui venditore aveva percepito il nostro interesse concreto all’acquisto. Cocktail di benvenuto ed aperitivo esclusivo riservato con lei parcheggiata di fronte al nostro tavolo in un lounge bar che ci separava dal percorso di prova.
Arriva il giorno del primo vero appuntamento: la troviamo in uno splendido abito elegante bianco che lascia trasparire le sue forme sinuose. Complice l’ora tarda e l’invito a bere qualcosa insieme, la nostra mente inizia a viaggiare immaginando il lieto fine da consumare proprio in questo sospirato appuntamento che sembra quasi perfetto.
Quasi perfetto per l’appunto, in macchina non siamo soli, una bellissima ed esperta venditrice ci seguirà per mostrarci i segreti di Giulia, per farci saggiare le sue caratteristiche di handling fuori dal comune e darci conferma che la nostra infatuazione può concretamente trovare sfogo in questa “creatura”. Non siamo riusciti ad approfondire la tecnologia e l’infotainment, non ci è stato possibile in mezz’ora dedicata solo ad assaporare la sua guida precisa, intuitiva, con le caratteristiche dinamiche delle Alfa di un tempo addomesticate e messe a disposizione di tutti. E’ stato un piacere scoprire che si guida più facilmente di un’utilitaria, che sono bastati 10 metri per sentirsela cucita addosso, che non affaticherebbe la moglie e che potrebbe essere lasciata tranquillamente in mano al proprio figlio per la sicurezza che infonde.
Con i 150 CV del 2.2 litri turbodiesel torniamo in concessionaria, sicuri di voler formalizzare l’acquisto e di volere proprio questa motorizzazione. La coppia che immaginavamo non all’altezza è la stessa del 180 CV nei regimi di utilizzo più comuni, una sorpresa che conferma la nostra scelta facendoci risparmiare 2.500 Euro.
Ci sediamo sicuri di averla in pugno, siamo pronti a fare il grande passo, ma per lei ora è troppo tardi e ci assale lo sconforto. Il configuratore non dà segni di vita (ci dicono) e poi ci vuole il responsabile commerciale in persona per farcela sposare, non basta il venditore o il sacerdote nella nostra fantasia del momento: ci vuole il Vescovo!
Il venditore ci rassicura che saremmo stati contattati in seguito per definire, ce ne andiamo appagati dall’ospitalità, dalla disponibilità e dal trattamento di riguardo, ma ci manca qualcosa, non siamo ancora tranquilli di poterla avere.
Il giorno seguente finito il “porte aperte” decidiamo con risolutezza: o ci danno la Giulia o la dimenticheremo per sempre. Corriamo in un’altra concessionaria ufficiale e andiamo diretti al sodo. Dopo le domande di rito al venditore davanti a due esemplari del modello facciamo il nostro passo, chiediamo ancora una volta con fermezza il preventivo sicuri di poterlo ottenere.
Arriva finalmente il momento in cui la nostra desiderata prende forma in un display del configuratore comodamente messo a nostra disposizione. La scegliamo Blu Montecarlo affascinati dall’esemplare mostrato in pubblicità, investendo 1000 euro nell’estetica, passiamo subito alla versione Super per avere quanto meno navigatore satellitare e sensori di parcheggio oltre che poter scegliere gli interni in un piacevolissimo abbinamento pelle tabacco e tessuto nero. La motorizzazione sarà quella di prova con cambio manuale a 6 rapporti e ci concediamo il lusso di personalizzarla con dei cerchi da 17″ a turbina più appaganti (in base ai nostri gusti) di quelli offerti di serie che sono anche dotati di pneumatici antiforatura runflat. Solo 300 euro in più per cambiare design mantenendo lo stesso diametro esterno. Pur cercando di contenere la spesa cediamo all’utilità del Pack Driver Assistance che con 500 euro in più ci offre la sicurezza dei sensori di parcheggio anteriori e della retrocamera. Teniamo alla nostra nuova vettura e le spese di ripristino dei danni da parcheggio supererebbero di certo l’investimento iniziale in utili accessori. Per altri 250 euro non riusciamo a dire di no al Pack Climate Upgrade, con bocchette climatizzatore sedili posteriori, parabrezza atermico, dispositivo rilevamento odori, vano portaoggetti refrigerato, ingresso USB posteriore oltre che raddoppiato per l’anteriore.
Ci fermiamo qui, vogliamo andare al sodo e vedere quanto sconto ci faranno dai 40.300 euro raggiunti esclusa Ipt. Decidiamo di privarci della nostra ormai stanca Alfa 166 di 2.2 litri Multijet del 2006 con 300000 Km, eccessivamente chilometrata a causa della mancanza di alternative convincenti in gamma Alfa per sostituirla fino a questo momento. Il venditore ci offre uno sconto sulla vettura dando indietro l’usato di circa 800 euro più un extra permuta di 250 euro. Ovviamente se la nostra auto fosse stata più recente e rivendibile avremmo beneficiato anche della valutazione eurotax sulla permuta. Con lo sconto riservato alla partita iva, ulteriori 4732,80 euro ci allietano il momento per un totale, comprensivo di voltura della nostra vecchia vettura e IPT, di 35.367 euro. Uno sconto inaspettato su una vettura così attesa che la mette veramente in condizioni di entrare sul mercato per qualità e convenienza. Se fossimo stati privati, lo sconto si sarebbe ridotto purtroppo a circa 2000 euro con un prezzo finale comunque conveniente di 37.700 euro. Per averla ci vogliono 90 lunghi giorni a meno che non ci si accontenti di una delle due vetture esposte o di qualche esemplare già ordinato dalla concessionaria e in arrivo entro un mese.