Dalla Audi 100 (seconda generazione che debuttò nel 1977) all’attuale 2.5 Tfsi di TT RS. In mezzo una lunga storia di tecnica e impegno sportivo.
Dalla Audi 100 (seconda generazione che debuttò nel 1977) all’attuale 2.5 Tfsi di TT RS. In mezzo una lunga storia di tecnica e impegno sportivo.
Il new deal Audi all’insegna dell’engineering porta una data precisa: il 1976. Fu esattamente quarant’anni fa che il marchio di Ingolstadt presentò il primo motore a 5 cilindri, destinato successivamente ad assumere un ruolo di primo piano nella costruzione dell’immagine del marchio dei Quattro Anelli.
La prima vettura ad essere equipaggiata con l’allora rivoluzionario “5 cilindri” (sigla di progetto Typ 43) fu la seconda generazione di Audi 100, alla quale i vertici di Ingolstadt volevano abbinare un’unità che aiutasse il modello di segmento medio – alto di Audi a posizionarsi su un gradino più elevato rispetto alla prima generazione di Audi 100. Fu questo il motivo principale per lo sviluppo di inediti motori a 5 e 6 cilindri in linea (che aveva preso il via all’inizio degli anni 70); questi ultimi, tuttavia, erano stati “messi da parte” nell’ottica di eventuali installazioni a causa di problemi di alloggiamento nei vani motore e per una sfavorevole distribuzione dei pesi, che gravavano in maniera preponderante sull’avantreno.
La prima unità cinque cilindri venne progettata sulla scorta dell’engineering del motore EA 287 a quattro cilindri impiegato nella nuova produzione Volkswagen e sulle nuove Audi 80 e Audi 100 a partire dal 1970. Il motore derivato dall’EA 287 aveva cinque cilindri per una cubatura di 2,1 litri; abbinato all’iniezione elettronica (sistema che rispetto agli allora più “tradizionali” carburatori garantiva maggiore potenza ed efficienza termica nonché maggiore attenzione alle emissioni: proprio all’inizio degli anni 70 iniziarono a concretizarsi le prime normative anti – inquinamento) sviluppava una potenza di 136 CV. Le consegne delle prime Audi 100 5E, dotate della nuova unità a 5 cilindri, iniziarono nel marzo del 1977.
La ricerca Audi nel settore del frazionamento a cinque cilindri proseguirono immediatamente, tanto che già nel 1978 il marchio di Ingolstadt fu in grado di presentare al pubblico il primo cinque cilindri diesel aspirato, caratterizzato da una cilindrata di due litri e una potenza di 51 kW (70 CV). Un anno dopo, faceva il suo debutto il primo motore a benzina a cinque cilindri turbocompresso, un’altra primizia tecnologica Audi. Con una potenza di 125 kW (170 CV) e 265 Nm di coppia era installato sulla versione top di gamma Audi 200 5T.
L’immagine internazionale delle unitàAudi a cinque cilindri non poteva tuttavia definirsi completa: all’appello mancava uno dei veicoli maggiormente utilizzati per la promozione delle nuove tecnologie da parte delle case auto, ovvero l’impegno nelle competizioni.
Fu nel 1980, e a bordo della leggendaria Audi Quattro, che per l’unità cinque cilindri – e per Audi tout court – iniziò un nuovo felice periodo che, si può dire, prosegue tuttora. La Audi Quattro, sotto una linea coupé – quattro posti piuttosto convenzionale (seppure resa adeguatamente più aggressiva da alcune appendici aerodinamiche ed estetiche) nascondeva il 5 cilindri sovralimentato con un turbocompressore e raffreddato da intercooler, oltre alla trazione integrale permanente, che in versione “stradale” sviluppava 200 CV. La storia sportiva di Audi Quattro (e delle successive Sport Quattro e Sport Quattro A2 a passo corto e ulteriormente “allargata” per l’evoluzione del Gruppo B nel biennio – tragico per i rally – 1985 e 1986, nonché della Audi Sport Quattro S1 vittoriosa alla Pikes Peak 1987 con Walter Rohrl e della Imsa GTO che con il lungo campione bavarese trionfò sulle piste Usa nel 1989) vorrebbero una storia a parte. Ci concentriamo, per questo, sulla produzione di serie.
Una seconda pietra miliare per la tecnologia cinque cilindri by Audi venne presentata al Salone di Francoforte 1989: la Audi 100 TDI, ovvero la prima autovettura turbodiesel al mondo ad essere equipaggiata con un sistema di iniezione diretta a controllo totalmente elettronico. Evoluzione fu la RS2 del 1994 da 315 CV che diede vita al settore delle station wagon ad alte prestazioni. Fu sempre nel 1994 che le unità 5 cilindri debuttarono sui modelli del segmento B con l’introduzione della Audi A4 (B5): queste unità rimasero in gamma fino al 1997 (2.5 Tdi di Audi A6 e 2.3 turbo di Audi S6).
Dopo oltre un decennio di assenza, la configurazione a cinque cilindri per Audi ha fatto il proprio ritorno nel 2009, a bordo di Audi TT RS e arricchita dal turbo e dall’iniezione diretta. Il propulsore, montato trasversalmente, era sviluppato da quattro GmbH e produceva 250 kW (340 CV), con una cilindrata di 2,5 litri. Successivamente, il 5 cilindri Audi è stato montato su RS 3 Sportback e RS Q3. Sulla versione TT RS Plus, presentata nel 2012, tale propulsore è arrivato a sviluppare 265 kW (360 CV). Oggi, il 2.5 TFSI della nuova Audi TT RS produce ben 294 kW (400 CV).