Al Salone di Parigi 2016 Opel presenterà la Ampera-e, berlina elettrica che rappresenta la versione europea della Chevrolet Bolt EV.
Al Salone di Parigi 2016 Opel presenterà la Ampera-e, berlina elettrica che rappresenta la versione europea della Chevrolet Bolt EV.
Opel ha confermato l’esordio ufficiale della nuova Opel Ampera-e, che sarà svelata al pubblico durante il Salone di Parigi 2016 in programma ad ottobre.
La novità di Opel è uno dei 29 modelli che il costruttore tedesco ha intenzione di lanciare entro il 2020. In questo caso si tratta di una berlina elettrica derivata dalla Chevrolet Bolt EV e che, una volta arrivata sul mercato, si andrà a posizionare a metà strada tra Corsa e Astra.
Forme, proporzioni e diverse soluzioni tecniche sono ovviamente in comune con la “cugina” americana. Da parte sua, la nuova Opel Ampera-e può contare su un motore elettrico in grado di fornire una potenza di 204 cavalli e una coppia di 360 Nm, assicurando prestazioni di tutto rispetto in particolare sotto il profilo dell’accelerazione.
Proprio la capacità di prendere velocità è stata una delle caratteristiche che ha impressionato Dan Ammann, il Presidente di General Motors che nei giorni si è recato presso la sede di Opel, in Germania, per provare in anteprima un esemplare di pre-serie della nuova berlina elettrica.
I dati preliminari diffusi dal costruttore parlano infatti di uno scatto da 0 a 50 km/h in 3,2 secondi, con una capacità di ripresa da 80 a 120 km/h in 4 secondi e mezzo netti. A questo temperamento decisamente spigliato si aggiunge un’autonomia che dovrebbe arrivare oltre i 320 chilometri grazie all’efficienza del nuovo pacco batterie piatto sistemato sotto il pianale, senza rubare troppo spazio di movimento ai cinque passeggeri che la Ampera-e è in grado di ospitare.
Con la sua berlina a zero emissioni Opel mira a conquistare la fiducia del pubblico proponendo una vettura elettrica dalla buona autonomia e al tempo stesso dal prezzo relativamente contenuto.
L’obiettivo che si sono posti a Russelsheim è comune ad altri costruttori ed è quello di rendere più appetibile questo genere di veicoli anche per chi, pur desiderando passare a un’elettrica, per ragioni economiche è spesso costretto a “ripiegare” su motorizzazioni di tipo tradizionale.