La flotta è composta da 500 Citroën C-Zero a 4 posti
La flotta è composta da 500 Citroën C-Zero a 4 posti
Madrid è la prima città spagnola ad offrire un servizio di car-sharing teso ad incentivare la mobilità sostenibile. Frutto della Joint Venture tra Groupe PSA e EYSA, emov, questo il nome dato all’iniziativa, copre un perimetro geografico che si estende oltre il centro città di Madrid tramite veicoli elettrici a 5 porte ed è partito oggi, alla presenza della Sindaca di Madrid, Manuela Carmena. “Madrid vuole diventare la capitale europea della mobilità elettrica condivisa e questo progetto è l’ultima iniziativa che ha scelto Madrid come luogo del suo lancio mondiale”.
Il servizio, che vede un’alleanza strategica tra Eysa e Free2Move, il nuovo marchio di servizi per le nuove mobilità del Groupe PSA, avrà come protagoniste, nella prima fase, 500 Citroën C-Zero offerte ad un costo di utilizzo di 0,19 euro al minuto o di 59 euro al giorno. Inoltre, per chi utilizzerà il codice “viveemov001” sul sito www.emov.es fino al 31 gennaio 2017, l’iscrizione è gratuita e i primi 30 minuti sono gratis.
Per registrarsi sarà sufficiente accedere al sito www.emov.es o utilizzare l’applicazione mobile iOS o Android dedicata e già dopo 24 ore sarà possibile condividere una delle 500 C-Zero. Attraverso lo smartphone si potrà prenotare gratuitamente una delle auto 30 minuti prima del suo utilizzo e bloccare e sbloccare il veicolo noleggiato.
L’aspetto interessante è che le Citroën C-Zero potranno essere usate anche fuori dal centro di Madrid perché servono una parte della periferia della città. Lunga 3,48 metri e con un diametro di sterzata di 9 metri, l’elettrica di Casa Citroen si muove agile in città senza trascurare le prestazioni visto che velocità massima tocca i 130 km/h, e che lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 15,9 secondi, mentre la ripresa da 60 ad 80 km/h è coperta in 3,9 secondi, Il tutto arricchito da un’autonomia di 150 km.
Il servizio permette di parcheggiare gratuitamente la propria auto nei parcheggi a pagamento all’interno del perimetro coperto, consente di aggirare le limitazioni del traffico in caso di picco di inquinamento, e di accedere alle zone riservate ai residenti oltre che alle zone con limitazioni di circolazione temporanee.