I dirigenti Alfa hanno bocciato la Giulia Sportwagon, che quindi non arriverà mai sul mercato. Il marchio punta sul nuovo SUV Stelvio.
I dirigenti Alfa hanno bocciato la Giulia Sportwagon, che quindi non arriverà mai sul mercato. Il marchio punta sul nuovo SUV Stelvio.
L’Alfa Romeo Giulia Sportwagon “non s’ha da fare, né domani, né mai”. È così che, parafrasando Manzoni, può dirsi concluso ogni discorso riguardante l’arrivo della versione station wagon della nuova Giulia, una variante attesa da molti ma destinata a rimanere semplicemente un sogno per gli Alfisti più appassionati.
A confermare il dietrofront sulla realizzazione dell’Alfa Romeo Giulia Sportwagon è stato il responsabile del mercato EMEA di FCA, Alfredo Altavilla, durante un incontro avvenuto nello stabilimento di Cassino con alcuni giornalisti inglesi.
Il dirigente ha motivato la decisione di non proporre la familiare con la volontà di puntare sull’Alfa Romeo Stelvio, spiegando: “Abbiamo veramente bisogno di una versione station wagon della Giulia, data che lo Stelvio si guida così bene? Forse no. Con un preciso lavoro di messa a punto, lo Stelvio potrebbe attirare l’interesse di chi altrimenti avrebbe scelto la station wagon”.
Per FCA, quindi, la clientela interessata all’eventuale Giulia station wagon può benissimo essere soddisfatta dallo Stelvio, un SUV in grado di assicurare un autentico piacere di guida in stile Alfa abbinato alle doti di flessibilità riconosciute a questo genere di veicoli.
L’arrivo sul mercato dell’Alfa Giulia Sportwagon è stato in realtà sempre un po’ incerto. Già nei mesi scorsi si era visto infatti un Sergio Marchionne non del tutto sicuro sull’effettiva necessità di avere in gamma una familiare di segmento D.
I dubbi dell’amministratore delegato e, forse, di altri dirigenti hanno portato quindi all’annullamento della station, dando vita a una mossa che può dimostrarsi rischiosa nel caso in cui la clientela interessata a un’ipotetica Giulia wagon non si indirizzasse verso lo Stelvio, come sperato invece dalla dirigenza Fiat Chrysler. Il rischio, in questo caso, è quello di lasciare campo libero alla concorrenza tedesca, che da sempre offre varianti station per le proprie berline nei segmenti di mercato più pregiati.