La Ferrari Roma diventa ancora più affascinante grazie ad una collaborazione audace con Cool Hunting ispirata al Giappone a livello di livrea ed interni
La Ferrari Roma ha cambiato le regole del gioco nel mercato delle gran turismo con disposizione meccanica tradizionale, quindi con il motore anteriore e la trazione posteriore. Grazie alla potenza del suo V8 sovralimentato, e ad una sportività innata, riesce a mescolare eleganza e dinamismo. Ma il reparto Tailor Made, capace di rendere unico ogni modello Ferrari, ha creato una Roma particolarmente audace in collaborazione con la rivista Cool Hunting che verrà esposta nello show room Ferrari di New York in occasione del Design Week.
Una Ferrari Roma ispirata al Giappone
I fondatori della rivista americana, Orensten e Rubin, hanno sperimentato le potenzialità del reparto Tailor Made incontrando nella sede di New York dello show room Ferrari il Chief Design del Cavallino Rampante Flavio Manzoni. L’intento era quello di riproporre delle ispirazioni relative ad idee e materiali acquisite dai due fondatori di Cool Hunting nel corso di un viaggio in Giappone.
Stile italiano e tradizione giapponese
Non era semplice combinare lo stile italiano con la cultura giapponese, ma, come sempre, l’estro di Flavio Manzoni ha colpito nel segno. Nello specifico, la tradizionale tintura giapponese ha ispirato la livrea esterna definita Indigo Metal. Questa colorazione è di un blu brillante ma allo stesso tempo molto intenso, che riesce ad esaltare la purezza formale delle Ferrari Roma, un’auto così scultorea che non ha bisogno di tratti marcati per esprimere il suo carattere, ma sfrutta l’armonia dei volumi in cui inserisce elementi ad effetto come la calandra verniciata dello stesso colore della carrozzeria.
Per inserti di sedili e tappeti invece è stato utilizzato del tessuto Sakiori, prelevato da kimono d’epoca, e mischiato con robusti filamenti di nylon. Nell’abitacolo sono presenti due tipologie di pellami dipinte in indigo realizzate a Kyoto, di cui una dipinta mano con il metodo Asai Roektsu studiato per i kimono. A completamento del processo i pellami sono stati intrecciati da artigiani italiani.
Dulcis in fundo, le maniglie sono state rivestite con pellame nero intrecciato con lo stesso procedimento utilizzato per i foderi delle katane. Mentre lo stemma presente sulla targhetta identificativa situata nel bracciolo centrale e nelle soglie battitacco è un Kamon che rappresenta un carro trainato dai buoi, dove le razze delle ruote richiamano il numero dei cilindri della Roma, 8, come le creste d’onda che circondano la ruota, a loro volta simbolo di forza e resilienza.