Chi non rispetta la distanza di sicurezza commette una grave infrazione, ma non esistono apparecchi per multare i trasgressori
Chi non rispetta la distanza di sicurezza commette una grave infrazione, ma non esistono apparecchi per multare i trasgressori
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Tutti lo detestano; se potessero, si fermerebbero per cantargliene quattro; ma lui la passa quasi sicuramente liscia. È il “tallonatore”. Quel guidatore che si incolla alla macchina davanti, magari utilizza gli abbaglianti per chiedere strada e, una volta ottenuto il via libera, sfreccia (superando spesso il limite di velocità).
Purtroppo, di automobilisti che si attaccano al posteriore ce ne sono parecchi in giro. Il guaio è che i controlli sul rispetto della distanza di sicurezza sono scarsissimi.
Infatti, ci sono sempre più autovelox (fotografano chi supera il limite di velocità in un punto); Tutor (rilevano la velocità istantanea e media su un tratto di autostrada); T-Red (multano chi passa col semaforo rosso); telecamere di vario genere (sanzionano chi entra senza permesso nelle Zone a Traffico Limitato). Esistono perfino i sorpassometri, per “beccare” chi effettua sorpassi azzardati.
Ma di strumenti che diano multe per mancato rispetto della distanza di sicurezza, neanche l’ombra. E non si ha notizia di frequenti appostamenti delle Forze dell’orine per sanzionare chi commette quell’infrazione.
Più alla larga possibile
La distanza di sicurezza è quella che ogni veicolo deve mantenere dal mezzo che lo precede per potersi arrestare, quando necessario, senza tamponarlo. Varia in base a diversi elementi, fra cui prontezza dei riflessi del guidatore, l’efficienza del veicolo, velocità, visibilità, traffico, pendenza della strada.
La distanza di sicurezza, per esempio, può avere un valore in metri pari alla metà della velocità del veicolo. Sulle autostrade tedesche si incontrano cartelli con la scritta “Tenere una distanza in metri dal veicolo che precede pari a metà della velocità“. Per esempio: 70 metri a 140 km/h.
Però attenzione. Al raddoppio della velocità, corrisponde uno spazio di frenata quadruplo; quindi, è meglio non scendere mai al di sotto delle seguenti distanze dal veicolo.
km/h —> distanza di sicurezza in metri
50 km/h –> 25 mt
90 km/h –> 40 mt
130 km/h –> 130 mt
In teoria, le multe esistono
1) Un “tallonatore” viene sanzionato con 38 euro di multa (e la decurtazione di tre punti-patente). Che salgono a 74 euro (più cinque punti-patente) se dalla inosservanza della distanza di sicurezza deriva una collisione con danni tali per i veicoli coinvolti da obbligarli a una revisione.
2) In caso di recidiva in due anni (se l’infrazione viene ripetuta), scatta pure la sospensione della patente del guidatore da uno a tre mesi.
3) Se dalla collisione derivano lesioni gravi alle persone (con almeno 40 giorni di prognosi), il guidatore responsabile del tamponamento è soggetto a una sanzione amministrativa di 389 euro, più il taglio di otto punti-patente, oltre a sanzioni penali per i delitti di lesioni colpose o di omicidio colposo.
4) Se nel sinistro ci sono sia danni gravi ai veicoli (tali da comportarne la revisione) sia lesioni gravi alle persone, sono applicabili congiuntamente due sanzioni. Dopodiché, viene inflitta la sospensione della patente la cui durata è definita dal Prefetto in funzione della gravità della violazione.
La regola: il “tamponatore” ha sempre torto
Per legge, chi tampona ha sempre torto, è sempre responsabile dell’incidente. Alla scadenza annuale della Rca, la polizza salirà di due classi di merito, diventando dunque molto più costosa.
In rari casi, c’è il concorso di colpa: 50% e 50%, oppure 30% e 70% o altre percentuali. Questo succede (secondo quanto stabilito dalla Cassazione) se il veicolo che precede cambia di direzione repentinamente (“taglia” la strada ad alta velocità) e senza segnalazione oppure se si arresta d’improvviso senza motivo.