Nel GP di Ungheria Verstappen ha praticamente ipotecato il mondiale piloti.
Il GP di Ungheria ha visto Verstappen compiere quella che viene definita un’impresa sportiva. Mentre la Ferrari, per l’ennesima volta, è stata vittima delle sue strategie. Scopriamo il meglio e il peggio della gara appena conclusa.
GP di Ungheria: il meglio
Il meglio del GP di Ungheria è rappresentato senza dubbio dalla strategia Red Bull. Il team delle lattine volanti ha compiuto quello che, in gergo, viene definito undercut. In pratica, ha anticipato la sosta ai box. In questo modo ha messo in crisi gli altri, Ferrari in primis, ed è andato a conquistare una vittoria importante.
GP di Ungheria: la Mercedes diventa temibile
Tra i migliori della gara ungherese troviamo senza dubbio la Mercedes, ancora a podio, ancora con entrambi i piloti. Russell aveva conquistato anche la pole position, segno che la monoposto è cresciuta anche nel giro secco. Hamilton si è dimostrato un animale da gara. Alla fine, il 7 volte campione del mondo è arrivato secondo, finendo di nuovo davanti alla giovane promessa Russell, prendendosi anche il giro veloce. Bene anche Norris, il primo degli altri, che ha guidato con talento, mettendo una grandissima distanza tra lui e Ricciardo, visto che sono arrivati, rispettivamente, settimo e quindicesimo.
Il peggio della gara ungherese
Il peggio del GP di Ungheria è rappresentato, senza ombra di dubbio, dal muretto box Ferrari. Di fronte all’undercut della Red Bull, gli uomini in rosso sono andati in “bambola”. L’idea, scellerata, di montare un treno di bianche per Leclerc, ha rallentato palesemente la gara del monegasco, tanto che poi è stato chiamato per montare le rosse. Risultato? Ulteriore perdita di tempo e sesta posizione finale nella gara che la Ferrari avrebbe dovuto dominare. Se ci mettiamo che Sainz è stato praticamente sverniciato da Hamilton nel finale, a parità di gomma (rossa) allora è chiaro che la Ferrari in Ungheria, dove avrebbe dovuto compiere passi avanti, è andata clamorosamente indietro.
Verstappen vola in campionato con 80 punti di vantaggio su Leclerc
Adesso, Verstappen ha ben 80 punti di vantaggio su Leclerc, mentre in Ferrari ancora si decide su chi debba essere la prima guida, e ai box si combinano disastri. Oltre tutto, Sainz ha perso tempo prezioso nelle soste, segno di un nervosismo che monta gara dopo gara. Tra i peggiori annoveriamo anche l’Alpine, che ha rischiato grosso in più di un’occasione, con la collisione tra i due piloti sempre dietro l’angolo. Tra Alonso ed Ocon non corre più buon sangue, evidentemente il lavoro fatto dall’asturiano per difendere Ocon da Hamilton lo scorso anno è già stato archiviato. La riconoscenza non è della F1, ma il “vecchio Leone” oggi ha ringhiato anche tramite la radio, e, alla fine ha vinto la sua guerra personale.