Cambio di casacca per il tedesco, che la prossima stagione sarà al volante della Mercedes. Chi sarà il suo compagno?
Cambio di casacca per il tedesco, che la prossima stagione sarà al volante della Mercedes. Chi sarà il suo compagno?
Che fosse sotto stretta osservazione, era risaputo da diverso tempo. Però, pur dopo quattro stagioni trascorse alla Williams nella quale ha raccolto meno di quanto ci si aspettasse (e si aspettasse lui stesso), per Nico Rosberg è arrivato il momento di cambiare casacca. Il 24enne tedesco figlio d’arte lascia la squadra che lo ha portato al debutto in F1 (e nella quale il padre Keke aveva raccolto il maggior numero di allori nella massima Formula, fino a diventare campione del mondo nel 1982) per passare alla neonata Mercedes GP.
Un bel colpo per Norbert Haug, il mastodontico numero uno del team, che in questo modo si garantisce un pilota ancora fra i più giovani del circus iridato e, dopo 55 anni, dà una nota di “argento Mercedes” all’operazione (un pilota tedesco al volante di una vettura tedesca) come non si vedeva dal 1955, ultimo anno dei Siluri argentati in F1 e nel quale, a fianco di Stirling Moss, c’erano Hans Herrmann e Carl Kling.
A far pesare l’ago della bilancia dalla parte di Rosberg, campanilismi a parte, è stato il curriculum che si è costruito in 4 anni di Formula 1. Nonostante il bottino di appena 2 podi e 70 punti, il giovane tedesco ha sempre dimostrato una notevole grinta e velocità, unite a una gestione di corsa improntata alla regolarità. Un pilota già “maturo”, perciò. Un buon biglietto da visita.
A detta di Rosberg, il mercato piloti, a pieno regime, resta da completare. Chi sarà il suo compagno al volante della seconda delle Mercedes GP schierate nel 2010?
Per la squadra rilevata dalla Brawn GP, ci si può permettere di puntare su Nick Heidfeld, ma solo per il momento e… andando ad esclusione. La precedente ipotesi su Kimi Raikkonen non ha sortito alcun effetto, dato che il campione del mondo 2007 nei giorni scorsi ha dichiarato che la prossima stagione, per lui, sarà “sabbatica” (e in massima parte dedicata ai Rally: una ottima notizia per gli appassionati delle “ruote sporche”), mentre la possibilità di assistere il rientro di Michael Schumacher, che avrebbe costituito un doppio ritorno (in F1 e nella squadra che, giusto 20 anni fa, lo mise alla guida delle – per lui – prime “grosse cilindrate”, con le Gruppo C) si è rivelata del tutto infondata, e non ha fatto altro che portare a un “nulla di fatto”.