Priva di portiere, la concept Beachcomber ricorda la Mini Moke. Si presenta come veicolo versatile, adatto per le gite all’aria aperta
Priva di portiere, la concept Beachcomber ricorda la Mini Moke. Si presenta come veicolo versatile, adatto per le gite all’aria aperta
In casa Mini sono sempre più concreti i segnali che suggeriscono nei mesi a venire un allargamento della gamma. Tra i padiglioni di Francoforte, a settembre abbiamo potuto ammirare i prototipi di una coupè e di una roadster. Ora scopriamo che la terza puntata della “saga” andrà di scena tra pochi giorni, al Salone di Detroit. Olteoceano farà il suo debutto Beachcomber, ovvero l’espressione di un veicolo versatile ma nel contempo in grado di catturare gli sguardi.
Si tratta di un veicolo particolare a metà strada tra una SUV, una fuoristrada, e una Dune Buggy, mezzo adatto alle scorribande in spiaggia. Un impressione suggerita dall’assenza delle portiere, proprio com’era già accaduto negli anni ’60 con la Mini Moke, una delle versioni più apprezzate dell’allora city-car.
Oggi le dimensioni sono cresciute, come le pretese del marchio. Beachcomber fa della versatilità d’impiego il pregio maggiore, potendo contare su poltrone posteriori compeltamente estraibili, e una copertura in tela che si può ritrarre dai montanti per viaggi “en plein air”.[!BANNER]
Altri dettagli che balzano all’occhio sono la presa d’aria “off road” presente sul cofano, la notevole altezza da terra, i pneumatici di dimensioni generose, la ruota di scorta fissata sul portellone, infine le piastre a protezione della carrozzeria. Presumiamo anche la presenza della trazione integrale. All’interno dovrebbe essere un trionfo di originalità e soluzioni ardite, a livello di design e per quanto concerne la scelta dei materiali. La vedremo sulle strade? Difficile a dirsi, in maniera più realistica si può considerare questo prototipo come un momento di passaggio verso l’attesa Sport Utilty Vehicle.