Test piemontesi per la Giulietta, l’erede della Alfa Romeo 147 che si appresta a debuttare al prossimo Salone di Ginevra a marzo
Test piemontesi per la Giulietta, l’erede della Alfa Romeo 147 che si appresta a debuttare al prossimo Salone di Ginevra a marzo
La nuova Alfa Romeo Giulietta è stata già svelata da fotografie ufficiali, ma dalle immagini di presentazione non emerge la somiglianza con la cugina Fiat Bravo, che invece nei prototipi camuffati che abbiamo sorpreso – e prontamente fotografato – durante alcuni recenti road test nel torinese risulta assai accentuata dall’assenza dei segni distintivi del marchio.
Dal vivo la vista posteriore e quella laterale ricordano infatti molto quelle della Fiat. Apprezzabile, invece, che i cerchi in ferro da 16 pollici non sembrino “ruote da passeggino” all’interno degli archi passaruota dell’Alfa, al contrario per esempio della Mito, in cui i cerchi da 16” della versione base hanno la presenza scenica dei cerchi da 13 delle vecchie generazioni. Speriamo, invece, che la nuova Giulietta sia un po’ più comoda della cugina Bravo nella zona posteriore.[!BANNER]
L’esemplare di colore bianco era sicuramente più sportiveggiante dell’altra Giulietta – nera – fotografata e probabilmente si trattava di una quadrifoglio, perché – a parte il doppio terminale posteriore – presentava un accenno di spoiler sotto il paraurti anteriore, al contrario della nera, dallo stile più sobrio.
Sicuramente sarà più comoda dell’attuale 147, dall’abitabilità e dalla capienza del bagagliaio piuttosto limitata. Gli interni sembrano ben realizzati: il volante è quello della Mito, ma la plancia si distingue da quella di Bravo e Delta, per stile ed eleganza e l’ormai irrinunciabile “DNA”.