Dal gruppo su Facebook “Sesso in auto fallo con amore” alle vetture più indicate per diventare delle alcove. I suggerimenti della rete
Dal gruppo su Facebook “Sesso in auto fallo con amore” alle vetture più indicate per diventare delle alcove. I suggerimenti della rete
“Sesso in auto: fallo con amore”, secondo il nome del “gruppo” sorto in questi giorni su Facebook per volere dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Trani Pina Chiarello.
Già… ma quale auto? Perché, se è vero che la pratica amorosa espletata in coppia fra le “mura amiche” della fedele vettura è un’abitudine… antica come l’automobile (diciamo un po’ meno: non doveva essere facile, per i nostri nonni – quelli che si potevano permettere un’auto – abbandonarsi al piacere di coppia in una “Torpedo”), è altrettanto vero che non tutte le auto sono uguali. Non lo sono per la mobilità “ordinaria”, figuriamoci per un’attività così settoriale come il farvi l’amore all’interno.
La scelta è proprio ampia, dipende dai gusti
Per fortuna, il mercato offre una varietà di modelli che possono andare bene per tutti i gusti. E per tutte le corporature. Se si tengono da parte le più piccole citycar (sfidiamo chiunque a trasformare una Smart in un’alcova!) e alcune coupé, in special modo quelle a due posti (per ovvi motivi), la scelta può essere presso che “totale”.[!BANNER]
L’importante è sapersi adattare. E tenere a mente alcune indicazioni di base. Il prezzo della vettura (chi ha necessità di appartarsi con l’amato, o l’amata, si presume che non possa momentaneamente permettersi un’abitazione… a meno che non si tratti di “fugaci momenti di estasi”, o di circostanze extraconiugali); l’abitabilità (meglio una due volumi? O una berlina quattro porte? O un minivan? E, perché no?, una monovolume?). Ancora: quali sono le migliori vetture in grado di offrire il migliore rapporto prezzo – abitabilità – robustezza?
Ci pensa la Rete a venire in soccorso
Il sesso in auto, si diceva, è vecchio… quanto l’esistenza dell’automobile. Almeno, delle berline: più comode e discrete delle spider e cabriolet. In questo caso, tuttavia, si può dire che cambiano le mode, ma non cambiano i modi. Ci si adegua al nuovo che avanza. Ed ecco che, con un semplice motore di ricerca sul web, compaiono anche delle classifiche, a indicare quali sono – secondo gli utenti della rete – le vetture più dinamiche, più comode, più “alcove” per dare libero sfogo alla sana abitudine dell’amore nell’abitacolo.
Qualche tempo fa, il portale spagnolo Autocity ha stilato una classifica basata su diversi elementi che tenevano conto dell’inclinazione dei sedili, della loro altezza, della distanza dal volante, della profondità del “vano piedi”, dei cm che intercorrono fra la “seduta” e l’imperiale della vettura. Ancora: delle dimensioni del divanetto posteriore e della comodità di movimento che deriva dal rapporto di tutte queste misure.
Il risultato – ma ci riferiamo a qualche tempo fa – indicava, al primo posto, la Volkswagen Golf, seguita dalla Peugeot 307 e dalla Audi A3. Quarta posizione per una vettura ormai fuori produzione – la Fiat Stilo – davanti alla Alfa 147, alla Renault Mégane, alla Honda Civic e alla Ford Focus. Chiudeva la top ten la Toyota Corolla.
Come si nota, la community on line iberica aveva votato vetture di classe media, tutte a due volumi, caratterizzate da interni dall’abitabilità discreta.
Niente sesso (in utilitaria), siamo inglesi
Ben più elevati – e fantasiosi – i “colleghi amatori” d’oltremanica. Secondo quanto riportato da un sito Web in lingua francese, gli automobilisti di Sua Maestà che hanno risposto a un sondaggio promosso da Yesinsurance.co.uk hanno visto al primo posto la Volvo station wagon (raffinati!). Al secondo e al terzo posto dei desideri sessual – automobilistici degli utenti del Web inglesi, ci sono due multivan: il Mercedes Sprinter e il Volkswagen Camper (probabilmente volevano indicare il T5).
Non c’è che dire: in Gran Bretagna amano stare comodi. D’altro canto, al quarto posto è stata votata la BMW Serie 3 (in versione berlina: la station wagon non è apprezzata abbastanza). A seguire, un simbolo dell’automobilismo made in Great Britain: la Ford Escort (gallina vecchia fa buon brodo e può servire per appartarsi in camporella senza doversi preoccupare eccessivamente se le sospensioni e la frizione della vettura possano soffrire). Sorprendente la Audi TT al sesto posto, forse per la serie: “Intanto facciamo ‘qualcosa’ in auto, ma poi ci dirigiamo un un accogliente resort”. A riportare in auge la comodità sopra ogni altra cosa, ci pensa la Land Rover Discovery, al settimo posto fra le preferite.
La top ten viene chiusa da tre vetture che più differenti non potrebbero essere: la Porsche Carrera, la Volkswagen Golf e la Ford Focus.
E come va il sesso in auto in Italia?
Nel nostro Paese, sembra che non ci sia stato ancora nessuno che si sia preso la briga di redigere una top ten delle vetture migliori nelle quali fare l’amore. Se si spulcia nei vari forum, tuttavia, ci si può rendere conto che, anche da noi, le preferite siano le “medie”.
Ci si dedica di più allo studio dell’anatomia “durante l’atto” (ed è già una cosa positiva, perché permette di sfruttare l’abitacolo della propria auto, senza necessariamente indicare questo o quel modello: una sorta di ergonomia del piacere), ed ecco fiorire molte segnalazioni a proposito di car-sex-positions.com, un sito Web (per inciso: creato e gestito negli USA) che suggerisce le più disparate modalità per trarre il massimo profitto dall’atto amoroso nell’abitacolo.
Oppure, se ci si vuole documentare “su carta”, ecco pronto “Carma Sutra”, un manuale che è possibile trovare on line per pochi euro.
Come dire: anche questo è uno specchio dei tempi. Per molti giovani e giovanissimi – costretti, secondo alcuni recenti studi in merito, a vivere ancora in famiglia – l’amore in auto è una necessità. Un po’ come è sempre accaduto. Solo che, oggi, si può contare sui sondaggi, sui forum, sui manuali… Altro che “O famo strano”