Prosegue il periodo difficile per Toyota e continuano i richiami. Coinvolti in un maxi richiamo anche l’impianto frenante dei veicoli ibridi
Prosegue il periodo difficile per Toyota e continuano i richiami. Coinvolti in un maxi richiamo anche l’impianto frenante dei veicoli ibridi
Piove proprio sul bagnato in Toyota. Dopo i ripetuti richiami, alcuni per problemi di sicurezza di grande importanza, che hanno visto il gruppo nipponico messo sulla graticola in quest’ultimo periodo, ecco arrivare la notizia dell’ennesimo richiamo che vede coinvolti ben 436.000 esemplari ibridi della casa distribuiti in tutto il mondo.
A essere richiamate saranno quindi la Prius di terza generazione (anche quelle prodotte fino a fine gennaio), la nuova Prius PHV (la Prius plug-in disponibile in Giappone), la SAI e la Lexus HS250h distribuite in tutto il mondo, di cui 50.000 esemplari in Europa.
Il difetto cui si deve il richiamo delle vetture è stato riscontrato durante dei test e si riferisce a possibili problemi con il software che gestisce il funzionamento dell’impianto frenante, un difetto che potrebbe rendere problematica o comunque non del tutto efficiente l’azione dell’impianto. L’intervento richiede circa 40 minuti e prevede il cambio totale del sistema. Una misura necessaria e fatta per tutelare i consumatori, come ha detto il presidente del gruppo Akio Toyoda.[!BANNER]
Pare insomma non esserci pace per il colosso nipponico, dopo i richiami per un problema all’acceleratore e un ennesimo richiamo che ha visto coinvolti 8 modelli ancora una volta per l’acceleratore, ecco l’ennesimo problema per i modelli del gruppo, un problema riguardante, ancora una volta, l’impianto frenante esattamente come capitato per le vetture distribuite negli USA. Da apprezzare certamente la serietà della casa, che si dimostra come sempre attenta e rispettosa del cliente, anche se tutte queste vicende lasciano più di un dubbio su dove sia finita la leggendaria affidabilità Toyota.