In Italia, gli autovelox scattano foto quando il limite di velocità viene superato, mentre i tutor registrano il tempo di percorrenza.
Gli autovelox e i tutor sono sempre più diffusi sulle strade italiane, ma quali sono le differenze tra questi due strumenti di controllo della velocità? Scopriamolo insieme.
Autovelox: come funzionano e quando vengono utilizzati
Gli autovelox sono dispositivi elettronici utilizzati per controllare la velocità dei veicoli su strade ed autostrade. Posizionati in punti strategici, come ad esempio in prossimità di caselli autostradali o di curve pericolose, gli autovelox utilizzano la tecnologia a radar o a laser per rilevare la velocità dei veicoli. In caso di superamento del limite di velocità imposto, scattano una fotografia che serve come prova per la contestazione dell’infrazione. Esistono diverse tipologie di autovelox, ma le più diffuse sono quelle a fotocellula e quelle radar.
Differenze tra autovelox e tutor: il funzionamento dei tutor
I tutor, invece, sono dispositivi simili agli autovelox, ma con alcune differenze. Anche in questo caso, il loro scopo principale è quello di controllare la velocità dei veicoli in transito. Tuttavia, a differenza degli autovelox, i tutor non scattano fotografie in caso di superamento del limite di velocità. Invece, registrano il tempo impiegato dal veicolo per percorrere una determinata tratta, e se la velocità media risulta superiore al limite imposto, l’automobilista viene sanzionato.
Limiti di velocità controllati da autovelox e tutor
Ma quali sono i limiti di velocità controllati da autovelox e tutor? I tutor attivi in autostrada monitorano un limite di velocità di 130 km/h, che si abbassa a 110 km/h in caso di pioggia. I neopatentati, ovvero chi ha conseguito la patente B da meno di tre anni, non possono superare i 100 km/h in autostrada. Per gli autovelox impiegati normalmente in città o in strade con un limite massimo rispettivamente di 50, 70 o 90 km/h, il limite massimo di velocità da controllare è di 120, 140 o 160 km/h. La legge nel caso del Tutor (e anche per l’Autovelox) ha stabilito una soglia di tolleranza pari al 5% e comunque non inferiore alla soglia minima di 5 km/h. Se si viaggia in autostrade il limite si sposta a 130 + il 5%, e quindi a 136,5 km orari.
In conclusione, sia gli autovelox che i tutor sono utili strumenti di controllo della velocità per garantire la sicurezza stradale. Tuttavia, è importante conoscere le differenze tra questi due dispositivi per evitare di incorrere in sanzioni. Gli autovelox sono utilizzati per controllare il rispetto dei limiti di velocità in punti critici, mentre i tutor sono posizionati su tratti di strada dove è necessario mantenere una velocità media costante per garantire la sicurezza. Ricordiamo sempre di rispettare i limiti di velocità imposti, per la nostra sicurezza e per quella degli altri utenti della strada.