Ursula von der Leyen ha recentemente dichiarato di voler avviare un’indagine anti-sovvenzioni nei confronti della Cina
La Cina non ha esitato a lanciare accuse di “protezionismo” e “invidia” nei confronti dell’Unione Europea. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha recentemente sollevato la questione durante il suo discorso sullo stato dell’UE.
La leader europea ha messo in luce un’indagine anti-sovvenzioni diretta contro la Cina, suscitando reazioni intense da parte dei media cinesi, in particolare dal Global Times – un tabloid nazionalista affiliato al Quotidiano del Popolo.
I veicoli elettrici cinesi hanno suscitato un notevole interesse, e in alcuni casi invidia, al recente Salone di Monaco 2023 in Germania. Di fronte a tale concorrenza, il Global Times ha etichettato l’indagine UE come un atto “eccessivo” di difesa a protezione dell’industria automobilistica europea, sottolineando che il Vecchio Continente potrebbe rischiare i suoi legami economici con la Repubblica Popolare Cinese.
L’Europa potrebbe mettere a rischio i suoi rapporti con la Cina
Gli esperti del settore mettono in guardia: se l’Europa dovesse introdurre tariffe su questi EV al termine della suddetta indagine (che potrebbe durare fino a 13 mesi), la Cina non esiterà a prendere contromisure.
Questo, per usare le parole del Global Times, metterebbe a nudo la mancanza di “fiducia e coraggio” da parte dell’Europa nel cercare di stabilire una concorrenza leale nel mercato dei veicoli elettrici.
Non è un segreto che il tema delle auto elettriche e delle relazioni tra Cina e Unione Europea sarà centrale nella prossima visita in Cina di Valdis Dombrovskis, il commissario UE per il commercio. Affermare che la situazione è tesa sarebbe un eufemismo, e la questione dell’indagine anti-sovvenzioni promette di alimentare ulteriori tensioni nei rapporti tra i due colossi.