Dovrebbero trattarsi di una berlina e di una station wagon
Dacia, sotto la direzione di Denis Le Vot, mira a conquistare il segmento C. La strategia partirà nel secondo semestre del 2025 con il lancio di un SUV familiare a cinque e sette posti noto come Bigster (identificato internamente con il nome in codice R1310). Ma l’ambizione del marchio rumeno non si ferma qui. Infatti, due nuovi modelli seguiranno nel 2026.
La Dacia C-Néo, com’è conosciuta internamente, porterà al debutto di una berlina e di una station wagon, entrambe con look da crossover. I due misteriosi modelli deriveranno dalla piattaforma del Bigster.
Le Vot ha sottolineato a L’argus come molte case automobilistiche stiano lentamente abbandonando certe categorie di veicoli, con i modelli rimanenti che si orienteranno verso l’elettrico.
Dacia, cogliendo quest’opportunità, intende ampliare la sua gamma e incrementare sia le vendite che la redditività. Tale mossa è resa ancora più evidente considerando che il Gruppo Renault terminerà la produzione della Megane ibrida nella primavera del 2024, permettendo un aumento della produzione di Austral, Espace e Rafale nello stabilimento di Palencia (Spagna).
Dacia ha già dato un piccolo assaggio del design
Le visioni artistiche delle due Dacia C-Néo sono state svelate durante una visita al centro di design di Bucarest. Questi bozzetti mostrano che il brand rumeno mira a rendere i suoi veicoli ancora più desiderabili.
La station wagon, conosciuta internamente come K1320, sfoggia un’estetica simile al Dacia Bigster, presentando un look robusto e in sintonia con l’immagine outdoor del costruttore rumeno. Allo stesso modo, la berlina (B1320) avrà un design fastback con un lunotto posteriore e un portellone dal design angolato.
Motorizzazioni e innovazioni tecniche
Le due nuove aggiunte alla gamma Dacia condivideranno le motorizzazioni con il Bigster. In particolare, sotto il cofano avranno un motore a tre cilindri da 1.2 litri da 140 CV e sistema mild hybrid a 48V (disponibile sia a benzina che a GPL), il nuovo Hybrid da 1.8 litri e la versione 48V 4×4 da 1.2 litri a GPL accoppiata alla nuova trasmissione a doppia frizione DW23. Questi veicoli avranno una potenza complessiva di circa 160 CV.
Con queste innovazioni, Dacia punta a produrre 1 milione di veicoli all’anno. Ma c’è una questione molto importante da affrontare: la capacità produttiva. Christophe Dridi, direttore industriale di Dacia, ha sottolineato la necessità di “rivedere l’organizzazione industriale per queste nuove auto”.
È previsto un aumento della produzione nello stabilimento di Mioveni (Romania) e si sta valutando anche la possibilità di utilizzare una fabbrica del Gruppo Renault, come quella di Novo Mesto in Slovenia.
L’obiettivo della casa automobilistica rumena rimane quello di dominare il mercato con prodotti innovativi, mantenendo l’accessibilità economica.