L’iconica pony car potrebbe ritornare in futuro
Il mondo automobilistico ha assistito alla conclusione di un capitolo storico con la produzione dell’ultima Chevrolet Camaro, una ZL1 1LE con cambio manuale, presso lo stabilimento di Lansing (Michigan).
Questo avvenimento segna un punto di svolta significativo per il brand americano, con la conferma ufficiale data a Motor1.com. L’addio alla Camaro, un prodotto di grande passione secondo le parole di un portavoce di Chevy, rappresenta non solo la fine di una generazione di auto che hanno definito il concetto di muscle car americana, ma anche un momento riflessivo per gli appassionati di auto.
La decisione di ritirare la Camaro dal mercato dopo il model year 2024 era già nota in quanto Chevrolet ha annunciato questa decisione a marzo. Per omaggiare l’iconica vettura, è stata lanciata la Collector’s Edition in soli 350 esemplari su base ZL1 e in colorazione Panther Black Matte. Gli allestimenti minori hanno ricevuto la colorazione Panther Black Metallic Tintcoat con strisce in nero satinato.
Resta aperta la possibilità di un suo ritorno
La Chevrolet Camaro ha attraversato due distinte fasi di produzione, la prima durata quattro generazioni dal 1967 al 2002 e la seconda iniziata nel 2010. Nonostante la competitività nel segmento delle pony car, dove Ford Mustang e Dodge Challenger hanno registrato vendite maggiori, la Camaro ha comunque registrato un incremento del 28,7% delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2022.
L’addio a questo modello iconico, però, potrebbe non essere definitivo. Scott Bell, vicepresidente globale di Chevrolet, ha lasciato aperta la possibilità di un suo futuro ritorno, sottolineando che “questa non è la fine della storia della Camaro”.