Un nuovo studio mostra l’ascesa dei pagamenti in-car in Europa, con Germania, Svezia e Italia in testa
In un’epoca di crescente connettività, i pagamenti in auto (in-car payments) stanno trasformando radicalmente l’esperienza di mobilità per gli automobilisti. Tra le funzionalità di connettività disponibili sulle piattaforme multimediali integrate nei veicoli, le app di parcheggio rappresentano un elemento di punta. Questo trend è evidenziato dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, che sottolinea come quasi tutte le nuove auto di ultima generazione siano dotate di sistemi di infotainment compatibili con Apple CarPlay e Android Auto.
Ma come si sta evolvendo questo fenomeno in Europa? I dati raccolti da EasyPark Group, fornitore globale di soluzioni di mobile parking e prima app di sosta ad essere integrata in Apple CarPlay e Android Auto, mostrano un significativo incremento delle transazioni di pagamento in-car in tutto il continente. La Germania si posiziona al primo posto con un aumento del 54% nelle transazioni, seguita dalla Svezia che, nonostante una crescita del 6%, scende al secondo posto. L’Italia occupa il terzo gradino del podio con un importante incremento del 45% nelle transazioni in-car.
Questi risultati sono particolarmente rilevanti considerando l’elevata età media del parco auto italiano, che nel 2023 si attestava intorno ai 12,5 anni. Questo dato indica che gli automobilisti italiani stanno adottando con entusiasmo questa innovazione, nonostante la vetustà delle loro vetture.
Giuliano Caldo, Head of South & Central Europe di EasyPark Group, commenta: “I pagamenti in-car offrono un’esperienza di pagamento senza soluzione di continuità. La nostra app per la sosta è stata la prima ad essere disponibile su Apple CarPlay e su Android Auto. Questa modalità di pagamento in-car supporta ulteriormente la digitalizzazione, consentendo agli utenti di gestire il parcheggio direttamente dal display della loro auto. È un’innovazione che sta diventando sempre più un’abitudine per gli automobilisti europei, destinata a diventare uno dei pilastri del futuro della mobilità smart.”