Nel mese di ottobre il mercato dell’auto in Italia cala del 9,1% e conferma la tendenza negativa della seconda metà del 2024
Il mercato automobilistico italiano continua a mostrare segnali di debolezza. Nel mese di ottobre 2024, si è registrato un calo del 9,1% delle immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2023, con un totale di 126.488 unità vendute. Questo trend negativo, che prosegue da diversi mesi, riduce la crescita complessiva dei primi dieci mesi dell’anno a un modesto +0,96%.
L’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) esprime forte preoccupazione per la situazione attuale e rivede al ribasso le previsioni di vendita per l’intero 2024 a 1,59 milioni di veicoli, con un incremento dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Tale volume rimane comunque inferiore del 17% rispetto al periodo pre-pandemico, a causa di un persistente indebolimento del potere d’acquisto delle famiglie.
Transizione green a rischio
Particolarmente preoccupante è il rallentamento della transizione ecologica nel settore. La quota di mercato delle auto elettriche (BEV) si è fermata al 4% a ottobre, in calo rispetto al mese precedente, mentre le ibride plug-in (PHEV) si attestano al 3,4%.
La decisione del Governo di ridurre dell’80% il Fondo Automotive per il periodo 2025-2030 rappresenta un duro colpo per il settore, secondo l’UNRAE. Questa decurtazione delle risorse rischia di compromettere il raggiungimento degli obiettivi europei in materia di emissioni.
Richieste di intervento al Governo
L’UNRAE chiede al Governo un cambio di rotta, invitandolo a rifinanziare l’Ecobonus e a rivedere la fiscalità delle auto aziendali. In particolare, si propone di:
- Modulare detraibilità IVA e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2
- Ridurre a 3 anni il periodo di ammortamento
Queste misure, secondo l’UNRAE, favorirebbero il rinnovo del parco circolante con veicoli più ecologici e sicuri.
Si registra un lieve apprezzamento per la riduzione delle aliquote per i fringe benefit sui veicoli BEV e PHEV al 10% e 20%, prevista nella bozza della Legge di Bilancio. Tuttavia, l’UNRAE ritiene che l’aumento al 50% per le vetture con emissioni tra 61 e 160 g/Km sia eccessivamente penalizzante e propone di mantenere l’attuale aliquota del 30% almeno fino al 2027.
Analisi del mercato per tipologia di utente e alimentazione
L’analisi del mercato per tipologia di utente evidenzia una lieve flessione dei privati che salgono al 64,4% di quota a ottobre, mentre il noleggio a lungo termine perde 3,8 punti percentuali, attestandosi al 18,3%. In calo anche le autoimmatricolazioni e il noleggio a breve termine.
Per quanto riguarda le alimentazioni, la benzina si conferma al primo posto con il 27,5% di quota, seguita dalle ibride (42,8%) e dal diesel (13,1%). Il GPL si attesta al 9,2%, mentre il metano è quasi scomparso.