Una sportiva estrema prodotta in soli 10 esemplari, con soluzioni tecnologiche e aerodinamiche che anticipavano il futuro
Nel panorama automobilistico degli anni ‘80, la Sbarro Challenge III rappresentava una visione avanguardistica di design, potenza e tecnologia. Prodotta in soli 10 esemplari, questa sportiva utilizzava i componenti principali della contemporanea Porsche Carrera, ma li trasformava in un’esperienza unica e futuristica.
Il cuore pulsante della Challenge III era un motore 6 cilindri boxer da 3.3 litri, capace di sviluppare una potenza straordinaria di 400 CV, abbinato a un cambio manuale a 5 marce. Questi numeri garantivano prestazioni di altissimo livello: l’accelerazione da 0 a 100 km/h avveniva in soli 4,8 secondi, mentre la velocità massima toccava i 320 km/h.
Design avveniristico e aerodinamica unica
Ciò che rendeva davvero speciale la Challenge III era il suo design estremo e rivoluzionario. Franco Sbarro e il suo team disegnarono una vettura con linee affilate e provocatorie, caratterizzate da un coefficiente di penetrazione aerodinamica di 0,26, un valore incredibilmente basso per l’epoca. Per ottimizzare le prestazioni aerodinamiche, vennero adottati cerchi in lega differenziati: da 17 pollici all’anteriore e da 19 pollici al posteriore. Inoltre, un aerofreno integrato sopra il lunotto contribuiva a migliorare la stabilità alle alte velocità.
Sbarro Challenge III, tecnologie visionarie
La Challenge III non era solo una questione di velocità: la tecnologia era altrettanto protagonista. Tra le innovazioni spiccavano il tergicristallo a movimento circolare, il parabrezza regolabile longitudinalmente, e l’assenza degli specchietti laterali, sostituiti da una telecamera posteriore. A completare l’esperienza futuristica, l’abitacolo offriva un lettore CD di alta qualità e un telefono di bordo, accessori all’avanguardia per il 1988.
La Sbarro Challenge III non era solo una supercar, ma un manifesto tecnologico e stilistico che anticipava il futuro. Prodotta in quantità limitatissima, rimane una delle creazioni più audaci e visionarie della sua epoca.