Per la prima volta un pilota potrebbe mettersi alla guida di un Paese
Per la prima volta un pilota potrebbe mettersi alla guida di un Paese
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Ci sono stati Presidenti che venivano dal cinema, come Ronald Reagan, perché anche un ex pilota di Formula 1 non potrebbe aspirare alla massima carica di uno Stato? Non accade però in Usa, ma un po’ più a sud, in Argentina.
Il pilota in questione è Carlos Reutemann, un nome probabilmente ignoto ai giovani, ma che fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 fece sognare milioni di argentini e non solo, alla guida di Brabham, Ferrari, Lotus e Williams, andando vicinissimo a vincere un mondiale, nel 1981.
Nella sua carriera ha partecipato a 146 gare, vincendo 12 Gran Premi e andando 45 volte sul podio. Dopo il ritiro dalle corse, avvenuto nel 1982, il “Gaucho Triste”, come lo chiamavano i connazionali, ha deciso di dedicarsi all’attività politica: due volte governatore della Provincia di Santa Fe, poi senatore, ha deciso ora di candidarsi per la presidenza.
Di idee conservatrici, si è attirato aspre critiche in patria per i suoi legami con l’ex presidente Carlos Menem (accusato del collasso economico argentino del 2002, perseguito anche per traffico illegale d’armi, corruzione e fondi neri all’estero).
I suoi fan avrebbero invece voluto che si candidasse per la presidenza già nel 2002, ma Reutemann rifiutò. Questa volta pare sia la volta buona. Prima dell’annuncio ufficiale, però, attende di vedere il risultato delle elezioni di medio termine, quando l’attuale presidente, Cristina Kirchner, dovrà confrontarsi con un primo bilancio delle sue politiche. “Questa volta sì – ha detto al quotidiano La Nacion – vale la pena“. “L’altra volta – ha dichiarato, senza peraltro spiegarsi meglio – avevo visto qualcosa che non mi era piaciuto“.