Compatta fuori, ma generosa dentro. Permette di viaggiare comodamente in quattro persone con relativi bagagli e ha prestazioni interessanti
Compatta fuori, ma generosa dentro. Permette di viaggiare comodamente in quattro persone con relativi bagagli e ha prestazioni interessanti
La più compatta delle SUV bavaresi
La BMW X1 è entrata in produzione nello stabilimento di Lipsia nel settembre 2009 ed è stata lanciata sul mercato il successivo 24 ottobre. Non è ancora così frequente vederla su strada, ma quando capita cattura piacevolmente l’attenzione. La X1 ha ampliato la famiglia delle SUV bavaresi, fornendo una “quarta dimensione” rispetto alle più conosciute e imponenti X6, X5 e X3.
Sono proprio le dimensioni, corrette ed equilibrate il primo punto messo a segno dalla X1. Segue la linea, che non si discosta dal family feeling della gamma “X” proponendo in scala ridotta un frontale aggressivo, le fiancate tese e il posteriore “pieno” e tondeggiante. Altre caratteristiche esterne sono i paraurti muscolosi, il cofano motore bombato e i larghi passaruota. [!BANNER]
Questi ultimi, associati alla superiore altezza da terra rispetto a una normale automobile, svelano il carattere avventuriero della X1, che altrimenti potrebbe apparire come perfetta “giardinetta” da città. La nota stonata, che si rileva più dall’interno che dall’esterno, riguarda la superficie vetrata: i finestrini laterali molto rastremati nella parte posteriore non facilitano infatti le manovre nel traffico e nei parcheggi.
La X1 dentro è modulabile e abbastanza spaziosa
Al posto guida, come anche sul sedile del passeggero anteriore, si apprezzano ancora una volta le dimensioni abbondanti. L’altezza da terra ridotta facilita l’ingresso. La prima impressione di chi si accomoda alla guida è quella di avere tutto sotto controllo e a portata di mano.
La posizione di guida ideale si trova subito: infinite le regolazioni del sedile che permettono di trovare il giusto assetto anche per chi è di taglia forte. I comandi sono ben posizionati e si azionano intuitivamente, la strumentazione è ben leggibile in qualsiasi condizione di luce.
Per quanto riguarda i posti dietro, l’accesso non è dei più comodi. Inoltre il tunnel centrale per la trasmissione lascia poco spazio per chi siede al centro del divano. Poco spazio per vani portaoggetti, a parte i vari portabottiglie nelle tasche delle portiere e sulla consolle centrale.
L’abitacolo della Bmw X1 in compenso è ben modulabile a seconda delle più svariate esigenze di carico. Il grande portellone posteriore, la larga apertura del bagagliaio e il piano di carico basso assicurano il carico confortevole anche di oggetti ingombranti. L’inclinazione dello schienale posteriore è regolabile e ribaltabile nel rapporto 40/20/40; con gli schienali in posizione (quasi) verticale il volume del bagagliaio aumenta da 420 a 490 litri. Abbassando completamente gli schienali del divanetto posteriore, il volume di carico raggiunge i 1.350 litri. Sotto il pianale del bagagliaio è stato ricavato uno spazio supplementare. A richiesta, sono previsti un mancorrente e la predisposizione per un portabagagli sul tetto.
Tecnologica questa X1 20d xDrive
La vettura oggetto del nostro test drive è la versione 20d xDrive. Motore diesel 4 cilindri Common-Rail da 1.995 cc con turbocompressore a geometria variabile posto sul lato dell’aspirazione. Eroga una potenza massima di 177 CV (130 kW) a 4.000 giri/min. e una coppia massima di 350 Nm, disponibile tra 1.750 e i 3.000 giri/min. Il propulsore diesel da 2 litri, costruito interamente in alluminio, consente un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,4 secondi e una punta velocistica di 213 km/h. Nel ciclo di prova UE il consumo medio di carburante è di 5,8 litri per 100 chilometri, mentre i valori di CO2 sono di 153 grammi per chilometro.
La trazione integrale permanente xDrive (le X1 a trazione posteriore si chiamano sDrive) vanta la ripartizione variabile della coppia motrice tra le ruote anteriori e posteriori. Attraverso un ripartitore di coppia con frizione a lamelle a comando elettronico, xDrive convoglia la coppia motrice all’asse le cui ruote offrono il migliore contatto con il fondo stradale.
Anche nella Bmw X1 la trazione integrale è collegata al controllo dinamico di stabilità (DSC) e alla gestione del motore. Gli slittamenti vengono rilevati dai sensori delle ruote. In frazioni di secondo il sistema varia la relazione di distribuzione della coppia motrice. Solo nelle situazioni in cui la ripartizione modificata della coppia motrice non è più sufficiente per assicurare la stabilità di guida, vengono eseguiti degli interventi sui freni delle singole ruote e viene ridotta la potenza motore attraverso il DSC.
In poche parole, anche sui fondi difficili (neve e ghiaccio in primis) la X1 ha una trazione sorprendente, coadiuvata dal 2 litri diesel che dispone di una potenza più che adeguata in ogni situazione. Il cambio sull’esemplare del nostro test è automatico con convertitore a 6 rapporti, contraddistinto da repentini e “morbidi” cambi marcia che percepiscono quanto sia pesante il piede che preme sul pedale dell’acceleratore.
Per quanto riguarda l’allestimento del nostro esemplare (di colore Alpinweiss pastello con interni in pelle Nevada Red-Brown), la lista degli optional è lunga… Tra i più interessanti ricordiamo il Brake Energy Regeneration, la telecamera posteriore, l’ampio tetto in cristallo, l’interfaccia usb per l’iPod e il navigatore BMW Professional.
Le novità per la gamma 2010
Oltre alla 2.0d xDrive, da marzo la X1 sarà disponibile nella nuova versione “d’attacco” 1.8i sDrive con motore benzina a 4 cilindri da 110 kW/150 CV dotato di gestione variabile delle valvole Valvetronic. Oltre a questa, si potrà scegliere anche la nuova 2.5i xDrive con propulsore benzina a 6 cilindri da 160 kW/218 CV sempre dotato di Valvetronic.
Crescerà anche il numero degli allestimenti disponibili con trasmissione automatica a 6 velocità opzionale – di serie sulle 2.5i, 2.8i e 2.3d xDrive – che comprenderanno anche le nuove 1.8d xDrive ed sDrive oltre alla 2.0d sDrive e 1.8i sDrive.
Ampliata anche la gamma cromatica che vedrà affiancare alle tonalità esistenti i colori Space Grey, Cashmere Silver, Tasman, Sparkling Bronze e Graphite Blue.