Con la Alfa MiTo GTA Concept il Biscione rilancia a Ginevra il mito delle “Gran Turismo Alleggerita”
Con la Alfa MiTo GTA Concept il Biscione rilancia a Ginevra il mito delle “Gran Turismo Alleggerita”
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Chi ha seguito le competizioni automobilistiche degli anni Settanta potrà fare confusione tra MiTo GTA e GTA da mito… Fu veramente, la GTA di allora, la berlinetta che sconfisse sonoramente, nelle gare turismo, tutta la concorrenza inglese e germanica, fu la nave scuola per i migliori piloti italiani e stranieri che si cimentavano con le ruote coperte. Allora, lo ricordiamo, la sigla nacque come acronimo di Gran Turismo Alleggerita perché…anche allora il peso giocava un ruolo fondamentale nelle vetture da corsa.
La sigla è rimasta, una sigla “mitica”, che speriamo porti bene a questa MiTo GTA Concept che si svela al Salone di Ginevra e mantiene come obbiettivo prioritario la riduzione del peso. Da qui la scelta di utilizzare le fibre di carbonio, leggere e robuste, per lo spoiler del portellone posteriore, il padiglione e le calotte degli specchi, nonché l’impiego di alluminio per l’impianto frenante, le sospensioni e alcune parti del telaio profondamente rivisto per mantenere un elevato valore di rigidità torsionale.
Gran Turismo “molto” Alleggerita
Questa “dieta” è stata alla base della Concept, ma si è lavorato anche sul baricentro ancora più basso, sull’allestimento di bordo specifico per una vettura sportiva, e naturalmente sul motore, progettato dai tecnici della FPT (Fiat Powertrain Technologies) sfruttando l’esperienza degli altrettanto mitici Twin Spark e V6, nonché i propulsori da gara che Alfa Romeo ha portato sulle piste di tutto il mondo.
Si tratta del nuovo 1750 Turbo Benzina da 240 CV e 320 Nm di coppia massima (già omologato Euro 5). Ha una elevata potenza specifica – ben 115 CV/l – ed andrà ad equipaggiare gran parte delle varianti sportive del Biscione di Brera, Spider e 159.
Al di là dell’impiego di materiali ultraleggeri grande lavoro è stato fatto anche sul piano dell’aerodinamica. Il frontale è caratterizzato da ampie prese d’aria necessarie per far respirare l’esuberante motore ed anche il tergicristallo ha un piccolo deflettore: nella vista laterale spiccano nuovi sfoghi d’aria e minigonne aerodinamiche per ottimizzare i flussi d’aria lungo i fianchi e sul fondo della vettura. I cerchi sono in alluminio da 19″, il paraurti posteriore presenta un estrattore d’aria per incrementare la deportanza, al centro del quale fuoriescono i due terminali di scarico.
D.N.A. tipicamente Alfa
Riviste completamente le sospensioni con un abbassamento di 20 mm dell’assetto. La nuova geometria della sospensione anteriore è stata realizzata grazie a inediti braccetti anteriori in alluminio, mentre al retrotreno è stata fatta una messa a punto particolare per gli elementi elastici della sospensione. Lo sterzo è più diretto e il suo comportamento è personalizzabile tramite il dispositivo Alfa D.N.A. in varie posizioni.
Ma Alfa Romeo ha fatto ancora di più, sviluppando un nuovo sistema di sospensioni attive che ha sviluppato assieme alla Magneti Marelli. Il sistema, tramite il controllo degli ammortizzatori, permette di ridurre le oscillazioni del corpo vettura in tutte le condizioni di guida, garantendo così alti livelli di sicurezza, comfort e guidabilità. Inoltre il sistema è in grado di identificare le condizioni del fondo stradale e scegliere i controlli più appropriati.
Oltre ad essere importante per la guida sportiva il nuovo sistema di sospensioni attive assicura un eccellente comfort grazie allo “Sky-Hook” (letteralmente gancio al cielo) dispositivo che permette di isolare l’abitacolo rendendolo fermo rispetto ai disturbi esterni.
Il sistema Alfa D.N.A. per regolare l’assetto ha tre modi operativi: Dynamic (per la guida sportiva), Normal (per la guida normale) e All Weather (nei casi di bassa aderenza, pioggia o neve). Questo dispositivo agisce su tutti i componenti di controllo dinamico della vettura: centralina, quadro strumenti, VDC (controllo stabilità), sterzo e sospensioni.
Per quel che riguarda l’impianto frenante Brembo ha realizzato una nuova pinza con dischi dual-cast caratterizzati da ghisa e alluminio per ridurre il peso (-20% rispetto all’originale). Questa tecnologia consente una riduzione della corrosione unendo i vantaggi derivanti dalla ghisa con la leggerezza dell’alluminio. L’innovazione consiste soprattutto nel modo in cui i due materiali sono stati uniti in un unico componente e nel comportamento del disco, integrale alle basse temperature, flottante alle alte.
Pronta per la pista
All’interno spiccano i due sedili anteriori anatomici e i toni scuri dell’abitacolo. Il nero opaco predomina sul cruscotto per minimizzare i riflessi, le cinture di sicurezza a 4 punti sono fissate alla barra duomi posteriore che supporta anche la rete ferma bagagli. Sempre nella parte posteriore trovano posto i caschi da gara e l’estintore. Il rivestimento della plancia e del padiglione è in Alcantara. Il tachimetro ha un fondo scala a 300 km/h, la pedaliera è in alluminio spazzolato e il pomello del cambio presenta un design avveniristico.
Per tenere sotto controllo tutti questi parametri è previsto un innovativo dispositivo integrato nel Radionav sviluppato con Magneti Marelli. Sul grande display a colori è possibile selezionare diverse schermate per avere informazioni sui vari parametri di utilizzo della meccanica e della dinamica del veicolo. E’ possibile monitorare in tempo reale le accelerazioni per analizzare a fondo il proprio stile di guida e il comportamento della vettura.
E’ ancora una concept, ma c’è da scommetterci che arriverà presto sul mercato perché l’esemplare che si vedrà a Ginevra è a tutti gli effetti una preserie. E poi c’è da soddisfare i nostalgici di tutte le età.