Una proposta del Pdl, che prevede una patente speciale per gli autisti delle vetture di servizio, accende la polemica sulla casta politica
Una proposta del Pdl, che prevede una patente speciale per gli autisti delle vetture di servizio, accende la polemica sulla casta politica
C’è la firma del Pdl su un emendamento approvato in Commissione al Senato, che prevede l’immunità da infrazione per i conducenti delle auto blu, le vetture con cui politici, ministri e uomini delle istituzioni si spostano per le strade di ogni Comune e Provincia d’Italia.
Una proposta che manco a dirlo ha scatenato una polemica contro la Maggioranza accusata di voler ancora una volta favorire “la casta”, dimenticandosi dei comuni cittadini che tutti i giorni usano l’auto per muoversi e andare al lavoro (in Russia di recente è stata organizzata una protesta a livello nazionale). L’emendamento prevede in particolare l’introduzione per i conducenti di una patente speciale (come quelle professionali per autisti di bus) da cui sottrarre i punti in caso di violazione del codice della strada e che quindi preserva la normale licenza di guida degli autisti.
Dal Pdl il senatore Cosimo Gallo ha provato a difendere la proposta asserendo che l’obiettivo principale è evitare che a pagare sia “il solito povero cristo”. “Spesso è il politico a chiedere all’autista di accelerare, magari perché l’aereo è arrivato in ritardo e c’é un appuntamento importante – afferma Gallo – Non è giusto che la fretta del datore di lavoro ricada sull’autista”. Con l’emendamento, precisa, si eviterebbe solo la sottrazione di punti, ma non la multa.[!BANNER]
L’idea però non è piaciuta all’opposizione che si è dichiarata assolutamente contraria. “E’ un emendamento che non sta né in cielo e né in terra – afferma Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del PdCI – Federazione della sinistra – dal momento che le regole del codice della strada vanno applicate a tutti, indipendentemente da chi, politico o no, è in macchina in quel momento insieme all’autista. Chi l’ha concepito e sostenuto, evidentemente, ha un’idea del potere pacchiana. E’ l’ennesima operazione da casta di una maggioranza che si crede superiore alla legge anche quando sta in un’automobile. Più che per tutelare gli autisti, la norma è concepita per garantire l’impunità dei potenti”.