A Ginevra Ferrari presenta la vettura-laboratorio 599XX. Derivata dalla 599 verrà impiegata in un programma di sviluppo che partirà nel 2010
A Ginevra Ferrari presenta la vettura-laboratorio 599XX. Derivata dalla 599 verrà impiegata in un programma di sviluppo che partirà nel 2010
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Nella sua ormai lunga carriera nelle competizioni la F430 ha vinto tutto quello che si poteva, ma adesso è giunto il momento anche per la 599 GTB Fiorano di cominciare a farsi valere anche in pista. Il Cavallino lo fa però a modo suo, con un programma clienti dal sapore esclusivo che si terrà fra il 2010 e il 2011 e si baserà sulla vettura-laboratorio, così è stata definita, 599XX che il Cavallino ha presentato al Salone di Ginevra accanto alla 599 GTB Handling GT Evoluzione.
La 599XX, come la supercar FXX, nasce dunque priva di omologazione per le competizioni ufficiali, ma è dedicata ai pochi gentleman drivers che vorranno (e potranno, dal momento che è prevista la partecipazione ad invito) provare in pista il meglio della tecnologia Ferrari e collaboreranno con gli ingegneri di Maranello allo sviluppo di nuove soluzioni tecniche che in futuro verranno trasferite sulla produzione di serie.
Ventole magiche
Rispetto alla berlinetta in versione standard basta girare intorno questa 599XX per rendersi conto dell’attento studio in galleria del vento che c’è dietro questa versione racing: accanto alle classiche appendici aerodinamiche in fibra di carbonio (splitter anteriore, generoso diffusore al posteriore, minigonne, spoiler posteriore…) sono spuntate due alette applicate sui montanti posteriori, il fondo della vettura è stato completamente carenato e gli sfoghi d’aria per il radiatore sono stati spostati sul cofano, dove si notano delle ampie feritoie. Sui dischi freno (in materiale carboceramico con pastiglie in carbonio) sono stati adottati invece gli schermi detti “wheel donuts” che riducono la resistenza del movimento del cerchio e convogliano i flussi d’aria su di essi.
Ma soprattutto Ferrari si è inventata il sistema Actiflow System: sitratta di due ventole alloggiate nel bagagliaio che, grazie alla presenza di un materiale poroso nel diffusore, aspirano l’aria dal fondo vettura e la espellono dal retro attraverso due griglie sistemate all’altezza dei fanali posteriori, sostituiti da piccoli elementi al LED posizionati più in basso. Risultato: un valore di carico verticale di 280 kg a 200 km/h che diventa di ben 630 kg a 300 km/h, ma che comunque può essere regolato a seconda delle diverse condizioni.
Una 599 da 700 CV
Rispetto ai 620 CV della versione standard dal 12 cilindri si è ottenuto un incremento di circa 80 CV che ha portato la potenza complessiva a 700 CV. A Maranello hanno ridisegnato camere di combustione, condotti di aspirazione e scarico, hanno ridotto pesi ed attriti interni con un nuovo albero motore e una nuova gestione del cambio che riduce il tempo totale di passaggio marcia a 60 ms, ottenendo un regime di erogazione della potenza massima di ben 9000 giri/min. Per sorvegliare il corretto funzionamento del tutto i piloti-collaudatori del 599XX Programme potranno contare su un sistema che funge da “ingegnere di macchina virtuale” consentendo di monitorare in tempo reale lo stato di efficienza e di utilizzo attraverso il quadro di bordo.
Bisognerà aspettare almeno un anno per vedere la 599XX in pista, ma sarà interessante confrontare i tempi che si registreranno sulle varie piste con quelli ottenuti nelle competizioni ufficiali. Molto conterà dal manico dei vari drivers (ma prima o poi toccherà sicuramente anche ad un certo Michael Schumacher), però le premesse ci sono tutte, dal momento che da Ferrari affermano che a Fiorano la 599XX ha girato in 1’17” e il record attuale della pista privata del Cavallino è quello di Mirko Bortolotti in 59″111. Ottenuto però con la monoposto F2008…