Il primo cittadino della capitale contrario alla proposta di introdurre forme di pagamento per il Grande raccordo anulare
Il primo cittadino della capitale contrario alla proposta di introdurre forme di pagamento per il Grande raccordo anulare
Gianni Alemanno boccia l’idea di applicare un pedaggio per il Grande raccordo anulare (Gra). Il primo cittadino ha spiegato infatti che “per i romani non si tratta di un’autostrada ma di un’arteria interna alla città”. Il Gra, pur essendo simile a un tratto autostradale, viene impiegato quotidianamente, da migliaia di romani e non, per raggiungere i due estremi della capitale in tempi ragionevoli. Discorso diverso invece per la tratta Roma-Fiumicino dove il pedaggio potrebbe essere introdotto. Alemanno ha comunque affermato che l’amministrazione cercherà di evitarne l’adozione.
Contrario all’idea anche il presidente della Provincia Nicola Zingaretti: “La Provincia di Roma è nettamente contraria a qualsiasi ipotesi di pedaggio per gli automobilisti per percorrere il Grande Raccordo Anulare. In un momento di grave crisi economica e sociale per le famiglie del nostro territorio la sola idea di introdurre balzelli per accedere ad una grande e fondamentale arteria della nostra provincia è fuori dal mondo. Il Governo recuperi i soldi rubati della “cricca” e non metta mano nelle tasche dei cittadini della provincia di Roma”.[!BANNER]
L’ipotesi di introdurre la formula di pagamento classica delle arterie veloci è legata alla Finanziaria varata dal Governo che prevede un giro di vite per enti, istituzioni, pubbliche amministrazioni, ecc. Lungo 68,2 km il Gra è gestito direttamente dall’Anas e viene percorso giornalmente da circa 160.000 veicoli (58 milioni in un anno).