Una sentenza della Cassazione vieta il sesso in auto anche al buio e in zone isolate. Almeno che non si coprano i vetri e ci si isoli dall’esterno
Una sentenza della Cassazione vieta il sesso in auto anche al buio e in zone isolate. Almeno che non si coprano i vetri e ci si isoli dall’esterno
Con l’arrivo della bella stagione, aumentano anche le probabilità di soffermarsi in auto con il proprio partner a intrattenere rapporti… molto personali. Attenzione, però: una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che lasciarsi andare a questa piacevole (come anche scomoda) attività violi senza ombra di dubbio la legge. In altre parole: è vietato far l’amore in auto anche in luoghi bui e isolati, dove si è sicuri di non essere visti da nessuno.
Su questo tema, i magistrati della Corte Suprema lasciano però aperto uno spiraglio che farà tirare un sospiro di sollievo a chi – per economicità, trasgressione o per rapidità – preferisce l’abitacolo della propria auto a un comodo hotel 5 stelle con vista sul mare o sulle Dolomiti: “L’antigiuridicità penale dei comportamenti osceni all’interno di un’autovettura in sosta lungo la pubblica via (o in un pubblico parcheggio) non è esclusa dal fatto che essi vengano compiuti in ora notturna o in luogo non frequentato, in quanto siffatte circostanze non eliminano in modo assoluto la possibilità che gli atti osceni siano percepiti da occasionali passanti, a meno che l’autore del fatto non abbia adottato specifiche cautele, come l’appannamento o la copertura dei vetri della macchina”. Ergo: si consiglia di lasciare in macchina un paio di quotidiani vecchi con un paio di inserti speciali, che potrebbero venire utili “nel momento del bisogno” per isolarsi da sguardi indiscreti.[!BANNER]
Mentre nel Bel Paese si dichiara una volta per tutte che l’amore in auto non si può fare se non si coprono i vetri, ecco che per una volta il mondo si capovolge: la Corte d’Appello di Dubai – negli Emirati Arabi – ha assolto una giovane coppia che faceva l’amore in auto con i vetri oscurati. Come detto, se questa pratica è ammessa anche in Italia, ora lo è anche nel musulmanissimo Paese tropicale, dove fino a ieri era invece comunque vietato dalla legge locale, che ricalca quella coranica e che prevedeva dai 3 ai 5 mesi di reclusione anche se ci si trovava in un van senza vetri (ma si spera almeno con l’aria condizionata accesa). Nel non lontano Iran, invece, le autorità hanno iniziato a multare anche chi va in auto con una donna – che non sia una parente o la propria moglie – senza fare assolutamente nulla.
La motivazione dei giudici degli Emirati è che l’auto è una proprietà privata come lo è la propria abitazione o come lo è una suite al 30° piano della Vela, l’hotel a 7 stelle sul mare di Dubai.