Il contatto tra Webber e Vettel in Turchia ha messo in luce una rivalità che il box non riesce a gestire
Il contatto tra Webber e Vettel in Turchia ha messo in luce una rivalità che il box non riesce a gestire
Poteva essere un’altra gara dominata dalle Red Bull il GP di Turchia, e invece la lotta fratricida tra Webber e Vettel ha aperto le porte del trionfo alla McLaren lasciando alla scuderia austriaca solamente il gradino più basso del podio. Un risultato alterato dalle tensioni interne, figlie di una situazione che gli uomini del box faticano a gestire.
Infatti, Vettel non accetta che il suo compagno di squadra riesca ad essere più veloce in qualifica e lo preceda sotto la bandiera a scacchi, mentre Webber, in scadenza di contratto, corre a limite delle sue possibilità per dimostrare di essere all’altezza dei migliori. Il risultato: una competizione interna che diventa sempre più serrata e rischia di degenerare in pista.
“Eravamo uno accanto all’altro – spiga Webber – poi Sebastian si è spostato improvvisamente a destra e ci siamo toccati”. “Avete visto le immagini tutti quanti – repilica Vettel – si è visto che è stato lui a fare una manovra sbagliata“. Dichiarazioni contrastanti, che la dicono lunga sulla rivalità dei due piloti Red Bull e di come la lotta intestina sia più viva che mai.[!BANNER]
Certo, non sarà facile trovare un rimedio, ma la situazione attuale necessita di una soluzione immediata come la scelta di una prima guida, per evitare di gettare al vento vittorie sicure e di perdere punti importanti nella classifica costruttori. Gli spettatori nel frattempo ringraziano e attendono altri sorpassi al cardiopalma.