Secondo una ricerca di Frost&Sullivan, la media della cilindrata dei motori a benzina scenderà del 23% nel 2016. Italia in prima fila in Europa
Secondo una ricerca di Frost&Sullivan, la media della cilindrata dei motori a benzina scenderà del 23% nel 2016. Italia in prima fila in Europa
Si scrive Engine Downsizing, ma si legge meno consumi ed emissioni. La riduzione progressiva della cubatura dei propulsori è uno dei trend principali del settore negli ultimi tempi legato appunto alla riduzione dei consumi per venire incontro alle esigenze degli automobilisti e delle emissioni di anidride carbonica per rispettare le normative vigenti in termini di impatto ambientale. Il tutto però senza per questo rinunciare alle performance delle vetture.
Il fenomeno dell’Engine Downsizing (qui uno dei tanti esempi) è ormai una realtà sotto gli occhi di tutti che ha chiamato in causa anche il mercato italiano. Il Bel Paese si è mostrato subito attento a questa nuova tendenza. Nel 2009, ad esempio l’Italia ha registrato la più bassa media in Europa rispetto alla capacità cubica dei motori di nuove auto prodotte, con un livello pari a 1490 cc.
Una ricerca condotta di recente dal gruppo Automotive & Transportation di Frost & Sullivan inoltre ha evidenziato come la media della cubatura dei motori a benzina nel mercato europeo subirà una flessione del 23,1%, passando da 1560 cc (nel 2006) a 1200 cc (nel 2016). Allo stesso modo la media dei motori diesel vedrà una riduzione del 16,3%, passando da 1900 cc a 1600 cc (il dato è più forte per i motori a benzina per via della necessità sempre maggiore di diminuire le emissioni di Co2).[!BANNER]
Il calo della cubatura ha avuto degli effetti anche sulle vendite che nel periodo 2004-2009 hanno registrato una flessione nella cilindrata delle auto nuove acquistate pari al 6,1%. “È importante sottolineare – spiegano gli analisti di Frost & Sullivan – che la riduzione della capacità cubica dei motori non produce, almeno nel breve termine, risparmi di costo per produttori e fornitori. La spinta fondamentale del processo è, infatti, il risparmio nei consumi e nelle emissioni inquinanti”.
Nonostante ciò il trend dell’Engine Downsizing aprirà la strada a importanti investimenti in alcuni componenti chiave per i fornitori (i turbocompressori e i sistemi di fasatura variabile) oltre a nuove opportunità nell’ambito dell’innovazione tecnologica (sviluppo di materiali resistenti ad alte temperature) e design che sarà indirizzato verso vetture più leggere e piccole, ma sempre capaci di garantire le stesse performance.