Peugeot Bipper: per chi bada alla sostanza

Yves D'Alessandro
29 Giugno 2010
57 Foto
Peugeot Bipper: per chi bada alla sostanza

Dal traffico cittadino ai sentieri di campagna, 1000 km al volante del Bipper per verificare robustezza e versatatilità del piccolo MPV francese

Dal traffico cittadino ai sentieri di campagna, 1000 km al volante del Bipper per verificare robustezza e versatatilità del piccolo MPV francese

E’ stata una prova impegnativa ma la Peugeot Bipper ci ha convinto: non bella ma di carattere, non troppo grande fuori ma con un interno abbastanza capiente da risolvere la maggior parte delle esigenze di carico che un piccolo artigiano o una famiglia numerosa possono incontrare. Agile nel traffico cittadino, sicura nei percorsi extra urbani, divertente non appena si lascia l’asfalto per esplorare il piacere della guida off-road, tanto che, con le dovute limitazioni imposte dalla presenza di due sole ruote motrici, le mille attenzioni da prestare alla nostra berlina di famiglia durante le escursioni fuori porta diventano solo un vago ricordo.

Frutto di un progetto comune di Fiat, Peugeot e Citroen, la Bipper nasce sul pianale della Fiat Grande Punto, che con i dovuti adattamenti, ha dato origine a tre piccole multi spazio: Fiat Qubo, Citroen Nemo e per l’appunto Peugeot Bipper. Classica la geometria delle sospensioni con schema McPherson per l’avantreno e ponte torcente al retrotreno. Molto robusta la struttura del padiglione con montanti di notevole dimensione che lasciano spazio ad un ampia vetratura capace di donare una visibilità ottimale al conducente sia anteriormente che lateralmente, coadiuvata comunque dagli ampi specchi retrovisori con regolazione elettrica. La forma squadrata della carrozzeria, interrotta solo dal frontale sporgente, è caratterizzata dal grande paraurti nero in materiale sintetico e dal sottocoppa di colore argento. Ampie le aperture sia per il portellone posteriore che per le portiere laterali, con quelle posteriori scorrevoli prive dei finestrini discendenti ma dotate di vetri con apertura a compasso. Estremamente utile la fascia paracolpi laterale che cingendo tutta la parte bassa della fiancata fa da motivo di continuità tra i due paraurti, salvaguardando la carrozzeria nell’uso su sentieri non asfaltati.

La versione oggetto della nostra prova rappresenta il top di gamma che, con assetto rialzato di oltre 2 cm, protezione sottocoppa, barre portatutto sul tetto, aria condizionata e cambio senza frizione “2-tronic” si propone come una 5 posti davvero molto versatile.

Il motore 1.4 HDi turbodiesel da 70 CV spinge i 1185 kg del Bipper fino a oltre 150 km/h, limitati sicuramente da un profilo aerodinamico che influisce negativamente anche sui consumi facendoli risultare un po’ più alti del dichiarato. Poco entusiasmanti la ripresa e l’accelerazione che devono fare i conti con un cambio manuale pilotato (così lo definisce il costruttore), tutt’altro che divertente e sportivo. Le velleità del piccolo propulsore francese vengono soffocate dall’intervento del cambio che in modalità automatica impiega troppo tempo nei passaggi di marcia, rallentando sensibilmente la progressione del veicolo con conseguente diminuzione del comfort per gli occupanti, sottoposti alle sollecitazioni di una variazione del rapporto decisamente poco fluida. La casa costruttrice suggerisce di assecondare la cambiata rilasciando il gas, il confort aumenta mentre i tempi si dilatano. Anche se non si tratta di un veicolo con caratteristiche sportive ci saremmo comunque aspettati un cambio più rapido e prestazionale che ci auspichiamo venga preso in considerazione per le future evoluzioni. Le cose comunque migliorano se si decide di prendere in mano la situazione usando la modalità sequenziale, fatto l’orecchio alle esigenze del propulsore si riesce a rendere la guida più fluida, economica e all’occorrenza moderatamente sportiva.

In città, usando la modalità automatica, considerando le ridotte velocità di percorrenza ed il vantaggio di non usare la frizione, si fa quasi subito l’abitudine ad assecondare il passaggio di marcia, rendendo più piacevoli i caotici spostamenti nel traffico quotidiano.

I 70 CV del motore risultano troppo pochi per mettere in difficoltà l’assetto del Bipper e su strada il veicolo risulta sicuro a tutte le andature con un comportamento sostanzialmente neutro che diviene sottosterzante solo nelle curve a raggio stretto prese troppo allegramente. La causa principale di questo comportamento va ricercata nella gommatura, i pneumatici di serie 185/65 R14 risultano troppo turistici e sottodimensionati per una vettura con il baricentro così alto, che più delle altre, necessita di una impronta a terra adeguata, raggiungibile sicuramente con l’altra misura disponibile sul libretto (195/55 R15). In caso di ostacolo improvviso lo sterzo opera con prontezza e precisione e il retrotreno segue fedelmente la traiettoria impostata. Sul bagnato la situazione non cambia, questa volta il tipo di pneumatico allontana il pericolo di perdite di controllo avvertendoci con largo anticipo dell’approssimarsi dei limiti di tenuta del mezzo. Una piacevole sorpresa viene dall’impianto frenante, dotato di dischi autoventilanti all’anteriore e dei classici tamburi al retrotreno: sempre pronto ed infaticabile ci ha sorpreso per potenza e modulabilità.

Gli spazi vitali a bordo sono sufficientemente ampi sia per i posti anteriori che per quelli posteriori grazie anche alla notevole altezza del padiglione che contribuisce a rendere più confortevole la permanenza a bordo. La seduta di quelli anteriori risulta poco contenitiva, costringendo il guidatore a mantenersi fermo sul sedile, caratteristica che abbinata al baricentro alto del corpo vettura affatica non poco nel mantenere una guida allegra sul misto per più di una manciata di curve. Il volante risulta molto comodo da impugnare e ben posizionabile grazie all’ampia possibilità di regolazione che offre. La leva del cambio si trova decisamente a portata di mano rispettando una posizione che fa dell’ergonomia una caratteristica ben evidente.

Davvero ben leggibile la strumentazione, tutta concentrata sotto la palpebra davanti al conducente. L’impianto di climatizzazione presenta dei comandi molto semplici e istintivi da usare, tre classici pomelli posti a centro plancia permettono agevolmente di impostare i parametri di temperatura richiesta che il condizionatore raggiunge e mantiene con estrema facilità. Pur trattandosi di un impianto non dotato di gestione automatica la portata dell’impianto e la distribuzione delle bocchette garantiscono un ottimo comfort termico agli occupanti.

La struttura della plancia dalla forma ricercata non ci convince per la durezza dei materiali adottati e per l’imprecisione di chiusura del cassetto ricavato di fronte al passeggero, dotato tra l’altro di un profilo abbastanza tagliente. Avremmo inoltre preferito che le guide e i bracci di scorrimento delle portiere posteriori scorrevoli fossero state maggiormente occultate sia alla vista che all’incauto utilizzo da parte degli utenti più piccoli. Decisamente ampia la capacità di carico (da 356 a 2500 litri) con il divano posteriore sdoppiabile abbattuto, grazie alla forma regolare del vano e alla notevole distanza tra i passaruota.

I sistemi di sicurezza prevedono di serie ABS e 4 airbag, mancano purtroppo Esp ed Asr, non disponibili neanche a richiesta. Il prezzo di listino (16.280 euro) ci sembra adeguato alle potenzialità e alle dotazioni offerte da una vettura indicata per chi bada alla sostanza piuttosto che all’apparenza, e che permette di risolvere i problemi della mobilità quotidiana miscelando al meglio esigenze lavorative e utilità nel tempo libero.

Test Drive: 1000 km con il Peugeot Bipper

Seguici anche sui canali social

I Video di Motori.it

Peugeot e-208

img_pixel strip_agos

Annunci Usato

Ti potrebbe interessare anche

page-background