Una innovativa tecnologia promette di aumentare l’autonomia delle auto elettriche fino a 1000 chilomentri
Al momento le auto elettriche rappresentano ancora una quota marginale nei principali mercati, ad eccezione di paesi come la Norvegia, dove questo tipo di mobilita’ viene fortemente incentivata dal governo locale. Le proiezioni per il prossimo futuro, pero’, mostrano una forte crescita della domanda in combinazione ad una riduzione dei prezzi di acquisto, che al momento non sono competitive.
La ricerca tecnologica, quindi, sta spingendo per ovviare alle problematiche che caratterizzano le auto elettriche, principalmente legate alle batterie. Attualmente, infatti, gli accumulatori non garantiscono un’autonomia sufficiente, ma presentano anche altri punti deboli: occupano molto spazio a bordo, incrementano eccessivamente la massa del veicolo ed hanno costi elevati.
Ad esempio, per ovviare al problema dello spazio (e quindi del peso) degli attuali accumulatori, gli ingegneri del Fraunhofer Institute for Ceramic Technologies and Systems di Dresda hanno cercato di ottimizzare la disposizione delle celle, trasferendo una tecnologia delle fuel cell alle batterie al litio. Il risultato e’ un’aumento dell’efficienza del pacco batterie, che si potra’ tradurre in un’autonomia fino a 1000 chilometri.
Normalmente, a seconda del modello, le batterie delle auto elettriche sono equipaggiate con centinaia o migliaia di celle: ognuna ha un proprio alloggiamento, connesso con cavi e monitorato da sensori, che occupa circa il 50% dello spazio totale. Nell’approccio degli ingegneri tedeschi, le singole celle sono impilate direttamente una sopra l’altra, eliminando gran parte della struttura dell’alloggiamento e riducendo anche la resistenza elettrica generata (che influisce sulla potenza).
Dietro a quello che sembra un semplice sistema di riprogettare il pacco batterie si cela pero’ un’avanzata ricerca nel campo dei materiali. “Abbimo utilizzato la nostra esperienza nel campo delle tecnologie ceramiche per sviluppare elettrodi in grado di occupare il minor spazio possibile, di risparmiare energia e di avere un lungo ciclo di vita” ha dichiarato Mareike Wolter, project manager di Fraunhofer IKTS. I materiali ceramici vengono uniti ai polimeri e ai conduttori seguendo una procedura che e’ stata sviluppata specificamente per questo progetto.
Attualmente questa promettente tecnologia, presentata con il marchio commerciale Embatt, e’ in fase di sviluppo in laboratorio, ma il prossimo passo sara’ quello di testarlo sulle auto elettriche. I test su strada con prototipi sono previsti entro i prossimi due anni.