La gamma della giovane ammiraglia svedese si allarga con l’arrivo di tre motori turbo alimentati a benzina, diesel e bioetanolo
La gamma della giovane ammiraglia svedese si allarga con l’arrivo di tre motori turbo alimentati a benzina, diesel e bioetanolo
La recente Saab 9-5, la prima dell’era Spyker, è pronta a ricevere tre nuovi motori tutti sovralimentati, destinati a completare la già articolata gamma di propulsori della berlina svedese.
Si parte con la piccola ma potente unità a benzina 1.6 turbo che sviluppa 180 CV e 230 Nm di coppia massima disponibili già da 2.200 giri/min. Secondo i dati rilasciati dalla Casa i consumi si fermano a 7,8 litri ogni 100 km percorsi e le emissioni inquinanti sono pari a 179 g/km di CO2.
Il motore più interessante per il mercato italiano però è senza dubbio il turbodiesel “TTiD” doppio stadio di derivazione Fiat da 190 CV e 400 Nm di coppia massima. Questa unità – che può essere associata alla trazione integrale XWD – promette consumi ed emissioni inquinanti ridotte: addirittura 6 litri di carburante per compiere 100 km. Per quanto riguarda le prestazioni, nonostante la mole non indifferente della vettura, la Casa dichiara meno di nove secondi per coprire lo scatto da 0 a 100 km/h.[!BANNER]
Infine l’ultima motorizzazione proposta dalla Casa di Trollhattan è costituita dal 2.0 turbo BioPower, in grado di funzionare sia con la benzina che con la miscela E85 (85% bioetanolo, 15% di benzina). Questo propulsore con 220 CV e 350 Nm di coppia a prescindere del tipo di combustibile usato, risulta il più potente dei tre, inoltre come per il 2.0 TTiD può essere abbinato alla trazione XWD.