Versione high-performance di Serie 8 esposta a Villa d’Este, la M8 (presentata alla 24 Ore del Nurburgring) accontenterà i clienti appassionati di altissime prestazioni.
Può Bmw presentare un nuovo modello senza la corrispondente versione “M” dedicata agli appassionati di vetture ad alte prestazioni? No, certamente. Ed ecco una doppia anteprima, svelata al di qua e al di là delle Alpi: mentre al Concorso d’Eleganza Villa d’Este il pubblico internazionale ammirava la concept di Bmw Serie 8, il pubblico che lo scorso weekend affollava gli spalti e i prati della Nordschleife per la 24 Ore del Nurburgring ha assistito al vernissage di Bmw M8.
E c’è una terza novità, anch’essa destinata ad aumentare l’acquolina in bocca agli enthusiast: contestualmente al lancio commerciale di Bmw Serie 8, e della versione high-performance M8, che avverranno a partire dall’inizio del 2018, i grandi circuiti internazionali assisterannno al debutto in pista della “derivata” da competizione Bmw M8 GTE, il cui battesimo della pista è fissato in occasione della 24 Ore di Daytona in programma nel fine settimana del 28 gennaio 2018.
Per il marchio di Monaco di Baviera è un deciso mutamento di rotta nei programnmi commerciali e di destinazione d’uso dei propri modelli di altissima gamma, segmento al quale appartiene la neonata Serie 8. La sua progenitrice (Bmw Serie 8 E31, che venne prodotta fra il 1989 e il 1999 in poco più di 30.000 unità) non venne mai ufficialmente impiegata nel motorsport. Ci fu, è vero, un prototipo (la Bmw M8 Concept del 1990), che almeno idealmente avrebbe potuto schierarsi nelle griglie di partenza. Tuttavia, anche per ragioni di convenienza commerciale, le venne preferita la successiva 850CSi, che essenzialmente è da considerare come una versione depotenziata del prototipo M8.
La nuova Bmw M8 che vedremo su strada nel 2018 rende dunque “giustizia” all’abbandono del progetto di ventisette anni fa. Esteticamente, non c’è molto da dire: la “concept-preserie” che ha inanellato i primi km sul tormentatissimo tracciato della Nordschleife si è presentata adeguatamente camuffata.
Tuttavia, il pesante maquillage che le è stato costruito sul corpo vettura permette un’analisi abbastanza precisa dell’impostazione aerodinamica che contraddistinguerà la imminente declinazione high perfromance di Bmw Serie 8. La zona anteriore della vettura sarà contraddistinta dalla presenza di ampie prese d’aria al paraurti, a sua volta arricchito con un sottile splitter supplementare. Lateralmente, le immancabili “minigonne” sottoporta raccorderanno nuovi parafanghi, leggermente allargati rispetto a quelli “di serie” che equipaggeranno Bmw Serie 8 (trattandosi pur sempre di un prototipo, quello presentato a Villa d’Este, le virgolette sono d’obbligo). La zona posteriore viene dominata da uno spoiler collocato sul baule e un diffusore inferiore, che incorpora due coppie di terminali di scarico. Si può supporre, con tutta probabilità, che le novità aerodinamiche sviluppate per Bmw M8 siano in fibra di carbonio.
Bocche cucite, al momento, riguardo all’impostazione powertrain: sotto il cofano, la nuova Bmw M8 potrebbe essere equipaggiata con una derivazione del V12 6.6 turbo da 600 CV già a bordo della rinnovata Serie 7. I dettagli tecnici saranno, in ogni caso, resi noti più avanti.