Poco più di tre anni e mezzo: tanto è durata la permanenza in listino della monovolume premium a zero emissioni. Ora, per Mercedes è tempo di pensare allo sviluppo della nuova lineup EQ, già anticipata in veste di prototipo dal SUV presentato a Parigi 2016 e che sarà affiancata da un inedito modello compatto atteso al Salone di Francoforte.
Una nuova generazione di auto elettriche è imminente: per concentrarsi sull’ambizioso progetto, Mercedes presto “abbandonerà” la produzione della monovolume premium a zero emissioni Classe B Electric Drive, presentata al Salone di New York nella primavera 2013 e messa in vendita alla fine dello stesso anno.
L’indiscrezione viene “captata” in queste ore dal Web, come riferimento ad una conferma che – stando a quanto riportato dall’edizione online di Automotive News – porterebbe la “firma” del portavoce di Mercedes-Benz USA, Rob Moran. L’executive della filiale di oltreoceano della Stella a Tre Punte avrebbe anticipato ai taccuini del magazine di Detroit che la cancellazione della Mercedes Classe B Electric Drive sarebbe imminente.
Il motivo principale dello stop alla produzione della monovolume elettrica risiederebbe soprattutto sulla necessità di riconvertire le linee di montaggio tedesche alla produzione di una lineup tutta nuova di modelli a propulsione elettrica, da avviare già nel 2018: il programa “EQ”.
Con questa sigla – anticipata lo scorso autunno dalla EQ Concept esposta in veste di prototipo al Salone di Parigi 2016 – Mercedes è intenzionata a procedere nello sviluppo di una inedita gamma di vetture a zero emissioni: una filosofia “electric drive 2.0” arricchita con le più avanzate tecnologie in materia di connettività e di studio di moduli powertrain sempre più efficienti.
Per arrivare a questo importante traguardo, i vertici di Stoccarda sembrano non voler esitare al “sacrificio” di uno dei modelli che hanno contribuito alla realizzazione di una “generazione di mezzo” di auto elettriche: Classe B Electric Drive, appunto, presentata a New York 2013 con un biglietto da visita che riportava un gruppo propulsore sviluppato in partnership con Tesla – in virtù dell’acquisizione di alcune quote capitale del brand californiano da parte del Gruppo Daimler, avvenuta nel 2010 – dalla potenza di 136 CV e 310 Nm di coppia massima, alimentato da batterie agli ioni di litio in un vano ricavato nella zona posteriore del pianale in modo da mantenere inalterata la capienza del bagagliaio (486 litri nel normale assetto di marcia, e 1.547 litri a sedili posteriori completamente abbattuti), e in grado di spingere Classe B Electric Drive a 160 km/h di velocità massima, a 100 km/h con partenza da fermo in 10” e di assicurarle fino a 200 km di autonomia.
Negli USA, di Mercedes Classe B Electric Drive sono state vendute, in tre anni e mezzo esatti di permanenza nei listini della Stella a Tre Punte, 3.651 unità: un quantitativo giudicato come esiguo, ma la Classe B non andrà del tutto in pensione. Soltanto la versione elettrica sarà presto accantonata, mentre le varianti benzina e turbodiesel resteranno regolarmente in produzione.
Occorre, inoltre, tenere conto che la nuova filosofia zero emissioni “EQ” per Mercedes è quanto mai ambiziosa: come avevamo riportato nelle scorse settimane, la lineup EQ prenderà il via nel 2019 con un inedito SUV elettrico, che sarà prodotto a Brema (stabilimento che si affiancherà a Rastatt, deputato all’assemblaggio dei modelli “compatti”, e Sindelfingen per le versioni “alto di gamma”, per l’engineering della nuova gamma elettrica EQ). Nel frattempo, la nuova “compatta” elettrica EQ verrà presentata all’imminente edizione 2017 del Salone di Francoforte (in programma dal 14 al 24 settembre).
La “tabella di marcia” Mercedes per la mobilità elettrica di nuova generazione, da tempo indicata, prevede lo sviluppo di una lineup di 10 modelli totalmente a zero emissioni entro il 2022; inoltre, nel 2025 – secondo i programmi di Stoccarda – la gamma EQ inciderà fra il 15% e il 25% nelle vendite globali del Gruppo.