Con l’uscita di scena di GT, Brera e Spider nella gamma del Biscione non ci sono più sportive: un controsenso tutto italiano
Con l’uscita di scena di GT, Brera e Spider nella gamma del Biscione non ci sono più sportive: un controsenso tutto italiano
Da questo mese è cessata la produzione delle sportive Brera e Spider presso gli stabilimenti che la Pininfarina si appresta a cedere all’imprenditore Rossignolo. In primavera era cessata anche la commercializzazione della GT di Bertone reallizzata – lo ricordiamo – sulla base della vecchia 156.
Così dalla gamma del “cuore sportivo” d’ora in poi saranno assenti modelli sportivi come coupè o spider. Sembra un gran controsenso e in effetti lo è, dal momento che il piano di rilancio Alfa Romeo prevede il ritorno di una spider non prima del 2013.
La storia commerciale recente è stata amara per la Casa italiana: mancanza di strategia e insipienza negli investimenti sono all’origine della dolorosa decisione.
In effetti, mentre la GT, nata dopo molti ripensamenti e con investimenti relativamente modesti, ha coperto onorevolmente il ruolo della sportiva 2+2, la “bellissima Brera“, da tutti invocata a gran voce come simbolo del “l’Alfa che vorrei” ha conseguito risultati di vendita assolutamente deludenti. Sorte non diversa è toccata all’altrettanto bella Spider che la Pininfarina aveva ricavato dallo stesso pianale.
Come mai una bella Alfa sportiva non riesce ad affermarsi ed anzi è citata da Marchionne come esempio di cosa non bisogna fare? L’immagine della Brera e della Spider è stata intaccata probabilmente dalla massa non certo contenuta del corpo vettura – 200 kg più dell’Audi TT ,della Bmw Serie 3 Coupè e della Porsche Cayman – che penalizzava oltremisura dotazioni motoristiche già non entusiasmanti, come il poco nobile 3.2 V6 australiano per le versioni top e il “normale” 2,2 litri JTS per le versioni base. In effetti le ultime Brera e Spider con il brillante e moderno 1.750 TBi e i 60 kg di alleggerimento avevano raggiunto un equilibrio molto superiore.
Lo sforzo effettuato in dirittura d’arrivo non è comunque bastato e la Brera non è mai riuscita ad intaccare il mercato delle sue concorrenti dirette, la sua immagine è caduta in picchiata e i risultati di vendita sono stati generatori di perdite importanti.
Di qui la scelta di non produrre Alfa sportive sino a quando costi di investimento ragionevoli e redditività non lo consentano. E la nuova Spider basata sul pianale C-evo che dovrebbe essere prodotta in USA potrebbe rispettare queste condizioni.
Lo stile, me lo auguro, potrebbe essere basato su quello della bellissima concept Duettottanta presentata dalla Pininfarina al Salone di Ginevra della scorsa primavera. Aggressiva e perfetta nelle proporzioni potrebbe rappresentare davvero la Duetto del secondo millennio.[!BANNER]
Anche se il progetto venisse effettivamente realizzato entro il 2013, la gamma Alfa Romeo è destinata però a rimanere senza sportive per i prossimi tra anni.
Forse si potrebbe ricavare dal pianale C-evo anche una GT – magari una Giulietta Sprint – in tempi brevi e costi possibili, ma nella dinamicità che contraddistingue i cambiamenti nel mondo dell’auto è anche possibile che il marchio Alfa finisca effettivamente nella galassia Volkswagen, con una forte integrazione tecnica Audi e stile Giugiaro.
Ipotesi affascinante, così come possibile è che Alfa sia sacrificata in nome di un accordo con uno dei grossi produttori asiatici che tanto avrebbero bisogno di un marchio premium sportivo. Ma siamo proprio sicuri che non si possa fare qualcosa in più per garantire all’Alfa Romeo un futuro italiano?