Nel modenese, una coppia di giostrai ha pagato una BMW usata con un assegno scoperto. Denunciati e rintracciati dai carabinieri
Nel modenese, una coppia di giostrai ha pagato una BMW usata con un assegno scoperto. Denunciati e rintracciati dai carabinieri
Come le auto, anche gli assegni possono essere scoperti. Ne sa qualcosa il 27enne modenese che ha venduto su internet la sua BMW a due giostrai, che l’hanno ripagato con un assegno “cabriolet“. In questo caso, più che di incauto acquisto si potrebbe parlare di incauta vendita, visto che il giovane emiliano non ha provveduto a cautelarsi adeguatamente con questo strumento di pagamento.
Tutto era iniziato dopo aver messo in rete un annuncio della sua BMW 320d ed aver ricevuto una manifestazione d’interesse da parte di due giostrai della zona. Dopo aver preso visione del veicolo e pattuito il prezzo di 19.000 euro, il terzetto si era dato appuntamento presso un’agenzia di pratiche auto di Modena dove concludere l’affare. Se non che, una volta avvenuto lo scambio assegno-auto, il malcapitato venditore si è recato in banca e si è accorto che il conto corrente bancario dei compratori era stato chiuso.[!BANNER]
A seguito della denuncia, i Carabinieri si sono subito messi al lavoro e hanno rintracciato i due, che avevano già dei precedenti penali per truffa: a marzo scorso, uno di loro era già stato denunciato dalle forze dell’ordine per un reato identico, che aveva avuto per oggetto una fiammante Porsche.
Acciuffati i truffatori, resta ora da ritrovare la Bmw, che potrebbe essere stata portata in altre zone d’Italia oppure all’estero.