Projekt Grenadier: il nuovo offroad nascerà dalle ceneri della Land Rover Defender

Redazione Motori.it
20 Settembre 2017
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Jim Ratcliffe, fondatore del gruppo britannico Ineos, punta su un ambizioso piano di sviluppo per una lineup di veicoli fuoristrada la cui filosofia riprenda quella di Defender.

Trends: Offroad

Il progetto di rinascita Land Rover Defender torna a fare parlare di sé. Come avevamo anticipato nell’estate 2016, il tycoon nel settore della chimica di oltremanica Jim Ratcliffe aveva dimostrato la propria intezione di avviare nuovamente la produzione della fuoristrada-simbolo di Solihull.

Il programma ora possiede un nome: si tratta, nello specifico, di Projekt Grenadier, un piano di rilancio industriale che prevede lo sviluppo di un veicolo fuoristrada dalla “tradizionale” filosofia spartana e senza fronzoli, diretto erede della offroad che per ben sessantotto anni ha rappresentato, nel mondo, il settore del fuoristrada.

Alla base del programma “Grenadier” c’è, molto semplicemente, tutto questo. “Semplicemente” perché l’idea può essere spiegata in poche parole: appunto, la realizzazione di un veicolo offroad dalle caratteristiche di robustezza e versatilità fedeli agli atout che hanno appassionato tre generazioni di enthusiast del fuoristrada, e non soltanto riguardo all’utilizzo “loisirs” dell’automezzo.

Come lo stesso Jim Ratcliffe – presidente e direttore esecutivo di Ineos, gigante della chimica da lui fondato nel 1998 – intende promuovere, il “nuovo Defender” (o meglio: come vedremo, il fuoristrada che vi si ispira nella filosofia progettuale) sarà indicato anche a quanti necessitino di una offroad “dura e pura” per motivi di lavoro: professionisti, agricoltori, esploratori.

Nei mesi scorsi, Ratcliffe aveva avanzato a Solihull una proposta per l’acquisto dei diritti di Defender; tuttavia, Land Rover aveva replicato che il nome della vettura rappresenta una pietra miliare troppo importante nella storia dell’azienda. Ed ecco, in questa seconda fase di rilancio del progetto automotive da parte di Ratcliffe, un dettaglio in più: in sintesi, il miliardario britannico vira la propria rotta, ma soltanto di qualche decimo di grado. L’idea, più che nella realizzazione di una “copia” dell’iconico Defender, sembra evolversi verso lo sviluppo di un fuoristrada dalla medesima concezione di progetto, e che possa un domani colmare il vuoto lasciato libero da un veicolo specialistico quale è stato, appunto, Land Rover Defender.

Al momento, rivelano le fonti Web che hanno “captato” la news, pur in assenza di approfondimenti tecnici in merito – che dovrebbero arrivare più avanti: staremo a vedere -, Jim Ratcliffe tiene ad avanzare un progetto finanziario che riguarda, nello specifico, la realizzazione di un insediamento per la produzione del nuovo fuoristrada: un complesso del valore indicato in 600 milioni di sterline e che (anche per via della Brexit) potrebbe anche non essere edificato in Gran Bretagna. I volumi di produzione ipotizzati appaiono ambiziosi: fino a 25.000 veicoli all’anno, nella fase di pieno regime, e una forza lavoro da 10.000 unità.

La futura “cittadella del fuoristrada by Radcliffe” si costituirebbe attraverso una Divisione Automotive interna al colosso Ineos. Quanto ai tempi di sviluppo della nuova lineup di fuoristrada (che potrebbe contare su modelli dalla motorizzazione a benzina, gasolio e anche ibrida), se ne ipotizza la messa su strada al 2020.

Land Rover Defender Last Edition

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