Presentato il programma strategico al 2022: si chiama “Drive the Future”, prevede il lancio di nuovi modelli a zero emissioni ed elettrificati, il consolidamento globale delle vendite e ricavi annui da 70 miliardi all’anno.
“Drive the Future”: è stato battezzato così il maxi programma strategico Renault al 2022. Un progetto finalizzato ad un sostanziale aumento di produzione (fino a 5 milioni di veicoli fra cinque anni) e allo sviluppo di una nuova lineup di veicoli a propulsione elettrica, elettrificata e guida autonoma.
Le indicazioni sono state rese note dal numero uno della Marque à Losange, Carlos Ghosn, e vengono riassunte in un documento di programma nel quale i riflettori, da parte dei vertici di Renault, sono puntati su un consistente aumento dei volumi di produzione e sull’aggiornamento delle tecnologie di guida e di propulsione.
Nel dettaglio, in rapporto al 2016 Renault si attende un aumento nelle vendite pari al 44%, e – in termini di risultato finanziario – un monte-ricavi da 70 miliardi di euro all’anno e margini operativi superiori al 5% (l’obiettivo dichiarato dai vertici Renault è il superamento del 7%).
Tali risultati, si evidenzia nel documento, riguardo nal precedente programma “Drive the Change” potranno essere raggiunti anche in virtù di maggiori vendite: come detto, almeno 5 milioni di veicoli, grazie ad un aumento della lineup di modelli, dalle autovetture ai veicoli commerciali.
Una decisa attenzione viene rivolta al comparto dell’auto elettrica, per il quale lo stesso Ghosn intende puntare alla leadership, che potrebbe raggiungersi anche con nuovi progetti e investimenti insieme ai partner strategici del Gruppo: Nissan, Mitsubishi e Samsung.
Da sottolineare, inoltre, una previsione di rafforzamento nei mercati dell’est europeo, come conseguenza di nuovi investimenti in AvtoVaz, e un significativo “boost” alle attività nell’ambizioso mercato cinese, per le quali Renault ha interesse ad attivare nuove joint venture per l’auto elettrica e per i veicoli commerciali; così come in altri Paesi (Brasile, India e Iran).
Dati alla mano, il totale di cinque milioni di veicoli al 2022 sarebbe il risultato della somma di quanto Renault prevede di vendere nei mercati dell’Asia-Pacifico (fino a 600.000 veicoli: un aumento considerevole in rapporto agli attuali 167.000), in Russia (oltre un milione di unità, cioè quasi il doppio dalle attuali 650.000) e, in un’ottica più ampia, in Africa, nei Paesi del medio oriente e in sud America (le tre maxi-aree, prevede Ghosn, dovrebbero arrivare ad assorbire un milione e mezzo circa di unità).
Questo “new deal” si traduce, dal punto di vista puramente produttivo, nel “lancio” di 21 nuovi veicoli entro il 2022 (tre dei quali destinati a rafforzare lineup già esistenti, gli altri di nuova progettazione), compresi i veicoli commerciali leggeri, e con un SUV di piccole dimensioni.
L’obiettivo sulla nuova produzione a zero emissioni si concretizzerebbe, più nello specifico, nello sviluppo di otto nuovi modelli a propulsione 100% elettrica e dodici veicoli a tecnologia powertrain elettrificata: questo piano, nel dettaglio, sarà frutto di un investimento da 18 miliardi di euro da spalmare nei prossimi sei anni, che dalpunto di vista tecnologico prevede, fra l’altro, l’utilizzo di nuove piattaforme modulari condivise con i partner Nissan e Mitsubishi.