La tradizione racing di Alpine A110 si prepara a tornare: nel 2018, la nuova A110 animerà una serie monomarca europea di sei gare. La vettura viene sviluppata da Signatech. Tutti i dettagli.
Anche Alpine animerà una propria serie monomarca: l’appuntamento è fissato al 2018, e con il modello tanto atteso dagli appassionati della “Berlinette Bleu France”, tornata in auge con la nuova A110 presentata ufficialmente al grande pubblico al Salone di Ginevra 2017.
La Alpine A110 Cup, questo il nome del campionato in programma nella prossima stagione agonistica, prenderà il via sul tracciato francese del Paul Ricard, nel weekend dell’1 e 2 giugno 2018, per proseguire ad Hockenheim (Germania), Digione (Francia), Silverstone (Gran Bretagna), Spa-Francorchamps (Belgio) e concludersi a Montmelò (Barcellona) il 21 e 22 ottobre. Ciascuna “tappa” della A110 Cup si articolerà su due sedute di prove libere (30 minuti ciascuna), due stint di qualifica (anch’essi da mezz’ora) e due gare (Gara 1 e Gara 2) da 30 minuti.
La prima Alpine A110 Cup è stata svelata nelle scorse ore, in una sessione di test preliminari che si sono svolti sotto la guida di Signatech, l’équipe che sovrintende allo sviluppo e alla gestione in pista delle Alpine A470 impiegate nel WEC-World Endurance Championship. E proprio a Signatech, organizzazione capeggiata da Philippe Sinault, sono state affidate la progettazione, la produzione e la vendita delle “Berlinette” A110 che animeranno la serie “monomodello” dal 2018.
La novità in chiave “corsaiola” svelata nelle scorse ore dalla usine di Dieppe conferma un punto di forza sul quale la capogruppo orienta da decenni le proprie strategie: l’evoluzione della gamma Renault ha sempre seguito un preciso fil rouge, strettamente legato con il mondo delle competizioni. La novità A110 Cup, dal canto suo, rappresenta anch’essa un ritorno alla serie monomarca per le più performanti “Gittì” che fanno capo alla Marque à Losanges: ci si riferisce, in questo caso, alla Alpine GTA Europa Cup, che si disputò con le Alpine GTA Turbo – durante quattro stagioni agonistiche (1985, 1986, 1987 e 1988) – di contorno ai principali appuntamenti europei di F1.
Per rinverdire l’immagine “racing” di Alpine A110, ciascuno degli esemplari – che saranno sempre costruiti a Dieppe, nelle linee di montaggio dove si assemblano le A110 “stradali” – sarà adeguatamente alleggerito, tanto da portarne il peso a 1.050 kg contro i 1.080 della A110 che aveva debuttato in vendita nei mesi scorsi in chiave “Première Edition” (1.955 unità su tre tinte carrozzeria e ad un prezzo-base di 58.500 euro).
L’impostazione del telaio è la medesima: la A110 Cup, al pari della Alpine A110 “stradale”, impiega un pianale piatto e uno specifico diffusore, su una struttura monoscocca in alluminio. Le modifiche, in questo caso, riguardano gli attacchi sospensioni, differenti per via dell’impiego di un set di molle e ammortizzatori “racing” regolabili, e gli angoli delle geometrie, per ottenere 40 mm in meno di altezza complessiva al corpo vettura. Un rollbar integrale con funzione di rinforzo scocca e nuove piastre in acciaio costituiscono gli elementi di irrobustimento.
All’interno, l’abitacolo spiccatamente “racing” mette in evidenza il sedile anatomico Sabelt con cintura di sicurezza a sei punti e alloggiamento per il collare HANS, la pedaliera regolabile incernierata sul pavimento, il piantone dello sterzo (anch’esso regolabile), l’impianto di estinzione automatico, lo staccabatteria, e un volante – realizzato dallo specialista XAP – la cui tecnologia multifunzione riprende quelli impiegati a bordo delle Alpine A470: incorporati, ci sono il quadro strumenti digitale, i comandi di acceleratore e cambio, e i principali interruttori di controllo vettura (mappatura dello sterzo, regolatore di trazione e ABS, limitatore di velocità per l’ingresso ai box, comandi radio). Una finezza: insieme allo sterzo regolabile, la Alpine A110 Cup mantiene l’impianto di climatizzazione. A richiesta, è disponibile il sedile passeggero.
In posizione centrale, alle spalle della cellula abitacolo, trova posto l’unità motrice: Alpine A110 Cup viene equipaggiata con il 1.8 turbo a quattro cilindri della versione “di serie” e progettato dall’alleanza tecnologica Renault–Nissan, con la collaborazione dei tecnici Renault Sport. Un airbox e un impianto di scarico realizzati appositamente per questo modello conferiscono alla Alpine A110 Cup 18 CV in più: la potenza passa da 252 a 270 CV, mentre la coppia massima rimane nell’ordine di 320 Nm. Magneti Marelli ha provveduto alla progettazione di un sofisticato chip centralina, che comprende anche il modulo di acquisizione dati motore e telaio. All’unità 1.8 turbo, Alpine A110 Cup abbina un cambio sequenziale a sei rapporti sviluppato da una partnership Signatech-3MO, e dotato di differenziale autobloccante a slittamento limitato. L’impianto frenante, fornito da Brembo, si avvale di dischi autoventilanti da 355 mm all’anteriore e 330 mm al posteriore, con pinze a sei pistoncini.
Ciascun esemplare sarà messo in vendita ad un prezzo indicativo di 100.000 euro. In previsione dell’inizio del campionato, la messa a punto definitiva verrà affidata ai “volanti” ufficiali Alpine nel Fia WEC Nicolas Lapierre e Nelson Panciatici, chiamati a definire il set up della coupé di Dieppe, prima di consegnare le unità (la commercializzazione riguarderà esclusivamente gli esemplari che saranno impiegati in pista: se ne prevede, in un futuro nemmeno troppo lontano, un notevole valore commerciale: saranno delle “instant classic”!) ai piloti iscritti, professionisti e dilettanti, che verranno invitati a partecipare ad una ulteriore serie di prove a Jerez de la Frontera, Magny-Cours, Motorland Aragón, Valencia, Portimao, Navarra. Obiettivo dichiarato dai vertici Signatech è di completare almeno 7.500 km di prove, che equivalgono a tre stagioni piene di A110 Cup.