Dopo l’e-gas (metano sintetico) e gli studi sulla e-benzina, nel 2018 in Svizzera saranno prodotti i primi litri dell’e-diesel, gasolio di sintesi che promette di minimizzare le emissioni di CO2.
Un nuovo tassello nello sviluppo dei carburanti ecologici porta la firma di Audi (da alcuni anni impegnato nella ricerca sui nuovi combustibili eco friendly), e viene attuata in partnership con Ineratec GmbH ed Energiedienst Holding AG. Si tratta dell’e-diesel, il gasolio totalmente “green” perché prodotto con l’impiego di energie rinnovabili, acqua e anidride carbonica, e rappresenta la terza fase di un maxi programma rivolto alla produzione di eco-carburanti avviato dal marchio dei Quattro Anelli all’inizio di questo decennio.
Lo sviluppo di nuove tipologie di combustibile ricavato da fonti rinnovabili deriva da una considerazione tanto semplice, nel concetto-base, quanto complessa da realizzare: il continuo adeguamento delle normative comunitarie in tema di inquinamento prodotto dall’autotrazione necessita il reperimento di soluzioni efficaci e alla portata di tutti gli utenti (automobilisti, motociclisti, autotrasportatori, ma anche industrie). Il “new deal” della mobilità eco friendly non soltanto è dietro l’angolo, ma si può tranquillamente affermare che sia attualmente in fase avanzata di sviluppo, come messo in evidenza dai grandi Saloni dell’auto 2017 (Ginevra, New York, Francoforte, Tokyo), nei quali le nuove soluzioni di propulsione elettrificata rappresentano, per molti big player, una realtà.
Veicoli ibridi, ibridi plug-in e 100% elettrici faranno parte integrante, in un’ottica a medio-lungo termine, del panorama viario in tutti i centri urbani. La questione da tenere in considerazione è: come fare per garantire alle aree geografiche scarsamente urbanizzate il necessario approvvigionamento di combustibile senza rischiare di rimanere indietro nello sviluppo di nuovi carburanti puliti?
I vertici Audi hanno, da tempo, fissato questa domanda sul proprio taccuino delle priorità. E, dopo l’e-gas (metano sintetico) e la e-benzin (benzina totalmente pulita ricavata da fonti naturali), ecco l’e-diesel, gasolio di sintesi prodotto dall’impiego di acqua, anidride carbonica ed elettricità. Lo sviluppo dell’e-diesel by Audi, avviato nella seconda metà del 2014 in un nuovo impianto situato a Dresda, ha prodotto i primi risultati nella primavera dell’anno successivo.
Adesso, Audi comunica il via ad una seconda fase di sviluppo del diesel sintetico: è infatti in programma la progettazione di un nuovo centro-pilota, situato nel comune svizzero di Laufenburg (Canton Argovia). La novità di rilievo, in questo caso, sta nel fatto che per la prima volta le energie rinnovabili necessarie alla produzione di e-diesel proverranno dall’acqua: il progetto indica che l’impianto possiede una capacità nell’ordine di 400.000 litri all’anno.
Obiettivo dichiarato da Audi nella realizzazione del nuovo impianto di sintesi di Laufenburg, è l’estensione dell’alimentazione e-diesel su una più ampia lineup di modelli, compresi quelli di segmento compatto (i più diffusi nei Paesi UE), come evidenzia Reiner Mangold, direttore della Divisione SviluppoProdotti sostenibili di Audi:
“Con il progetto di Laufenburg, grazie ad una nuova tecnologia possiamo configurare la produzione dell’e-diesel in unità compatte, quindi in modo più efficiente ed economico. Inoltre l’impianto pilota offre la possibilità di rendere accumulabile l’energia rinnovabile”.
Tecnicamente, il gasolio ecologico Audi e-diesel, indica una nota diramata in queste ore dagli uffici tecnici di Ingolstadt, viene prodotto secondo uno specifico engineering Power-to-Liquid, nel quale la corrente in eccesso ottenuta dall’acqua viene trasformata in carburante sintetico, sulla base di un principio chimico secondo cui la corrente ecologica, ottenuta nella centrale idroelettrica, produce dall’acqua idrogeno e ossigeno mediante elettrolisi. Un secondo step mette in reazione l’idrogeno con l’anidride carbonica (tecnologia di micro process engineering), a sua volta ottenibile dall’aria o da gas di scarico biogeni.
La produzione dei primi litri di e-diesel negli impianti svizzeri di Laufenburg è prevista per il 2018, come terza tecnologia di sviluppo dei carburanti sintetici: oltre a e-diesel, Audi si incentra su e-gas ed e-benzin.
Nel dettaglio, il processo di produzione di metano sintetico (la cui fornitura ha avuto inizio a fine 2013) negli impianti Audi e-gas si articola in due fasi: elettrolisi (nella quale la corrente “green” in eccedenza viene utilizzata per la scomposizione dell’acqua in ossigeno e idrogeno attraverso tre elettrolizzatori); e, in attesa che venga a crearsi un numero adeguato di attrezzature per il rifornimento di idrogeno per l’alimentazione dei futuri autoveicoli a celle di combustibile, quest’ultimo viene fatto reagire con il CO (metanazione) per la produzione di metano sintetico. L’e-gas viene attualmente impiegato per l’alimentazione della lineup g-tron A3, A4 e A5.
La e-benzin, carburante sintetico a 100 ottani non derivato dal petrolio, venne brevettata da Audi all’inizio dell’estate 2015. Anche in questo caso, la filosofia di sviluppo fu interamente rivolta ad un procedimento di produzione eco friendly: acqua, idrogeno, anidride carbonica e luce solare, con l’isobutene (a sua volta ricavato da materiali rinnovabili, come il mais) e idrogeno per la trasformazione del gas in isoottano liquido, che già viene utilizzato in funzione di additivo perla produzione della benzina nelle raffinerie.