Le prenotazioni per accaparrarsi un esemplare della nuova Vantage sono fioccate: in pochi giorni, già ordinato l’80% di produzione del primo anno.
A Gaydon viene idealmente già esposto il cartello “tutto esaurito”. O quasi: diciamo all’80%. La nuova Aston Martin Vantage 2018 è un modello particolarmente atteso dagli appassionati del marchio britannico (e, si può aggiungere, dagli enthusiast di coupé alto di gamma tout court). Tanto che, a pochi giorni dalla presentazione, i vertici Aston Martin annunciano che la gran parte della produzione pianificata per il 2018 è stata prenotata.
Ciò che più conta, è il fatto che i clienti in procinto di accaparrarsene un esemplare, lo hanno fatto a scatola pressoché chiusa. Vale a dire, senza osservarla “dal vivo”, e senza che la produzione vera e propria abbia avuto inizio: questa, infatti, partirà nel primo trimestre del prossimo anno, mentre le consegne avverranno dalla prossima primavera.
E non sono stati nemmeno definiti i prezzi “ufficiali”: indicativamente, la nuova Aston Martin Vantage partirà da 120.900 sterline (Gran Bretagna), corrispondenti a circa 135.000 euro, e da 154.000 euro (tale importo è, finora, riferito esclusivamente al mercato tedesco). Oltreoceano, da 149.900 dollari (circa 16.000 euro). Si può, sulla scorta di tali cifre, ipotizzare che in Italia la nuova Vantage 2018 – che si candida quale competitor nei confronti di Porsche 911, Ferrari 488 e Mercedes-AMG GT – verrà proposta nell’ordine di 160.000 euro a salire.
L’ottimo gradimento che sembra già essere stato dimostrato dai possibili nuovi acquirenti – a conferma del successo ottenuto in dodici anni di produzione: sono circa 22.000 gli esemplari venduti – può rappresentare una conferma per la futura “carriera” di Aston Martin Vantage e, di riflesso, per l’intero marchio di Gaydon, dal 2012 sotto il controllo del fondo di private equity Investindustrial della famiglia italiana Bonomi.
In occasione del vernissage avvenuto a Gaydon martedì scorso, i vertici Aston Martin avevano annunciato la propria volontà di giungere ad un volume di produzione, a pieno regime, di 7.000 unità all’anno nel 2019. A ciò vanno aggiunte le novità attese entro il 2022 e che seguono il “new deal” di gamma impostato recentemente con la DB11 e che, dopo Vantage, la rinnovata Vanquish (attesa anch’essa nel 2018) e il futuro SUV DBX, prevede il debutto di un nuovo modello a motore centrale (2020) e due inedite berline sportive di fascia alta per l’anno successivo.
Fra le novità portate in dote da Aston Martin Vantage 2018 (nel frattempo già declinata in versione “pronto-corsa” GTE: il debutto in pista è fissato in occasione della 6 Ore di Spa-Francorchamps del prossimo maggio), una buona capienza del vano bagagli (350 litri: un volume più che buono, tenuto conto dell’immagine marcatamente sportiva della vettura) e, dal punto di vista tecnico, l’adozione della piattaforma in alluminio già impiegata alla base della “sorella maggiore” DB11 e, rispetto a quest’ultima, evoluta nell’engineering che prevede specifiche geometrie di assetto e il fissaggio alla scocca, anziché il collegamento mediante boccole elastiche, del telaietto ausiliario posteriore per l’ancoraggio del gruppo cambio-differenziale transaxle.