L’indicazione del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti nel novero della Strategia Energetica nazionale: sarà essenziale il reperimento dell’energia da fonti rinnovabili.
Cinque milioni di auto elettriche entro il 2030: è quanto il ministro dell’Ambiente Luca Galletti prefigura nello scenario della mobilità nazionale entro quella data. Un piano a lungo termine, che il rappresentante del dicastero individua come “Compatibile con la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”. L’indicazione del ministro Galletti, già avanzata nelle scorse settimane dopo l’approvazione della Strategia energetica nazionale, è stata confermata – come riporta l’agenzia Ansa – in occasione del taglio del nastro al Motor Show di Bologna (qui la nostra guida all’evento, in cartellone fino a domenica 10 dicembre).
Nel dettaglio, le linee-guida del progetto intendono affrontare una sostanziale modifica al sistema energetico nazionale, aggiornarlo in chiave via via più sostenibile e, di conseguenza, rinnovata anche dal punto di vista della mobilità, con riflettori puntati sui sistemi di propulsione elettrici ed ibridi, così come sulle più “tradizionali” alimentazioni a GPL e metano. Il traguardo indicato dal ministro è di “Superare, al 2030, i target europei con una produzione del 28% sul totale”, riferendosi all’incidenza dei veicoli “green” su tutti quelli che verranno prodotti. A patto, riguardo all’auto elettrica, che l’energia prodotta per farla muovere derivi da fonti rinnovabili.
La cifra stanziata nella “Sen” per l’adeguamento delle infrastrutture che andrà, per questo, incrementato, ammonta a 30 miliardi di euro che andranno a rafforzare i network di infrastrutture per gas ed elettrico; 35 miliardi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e 110 miliardi per i progetti relativi all’efficienza energetica. Recentemente, alcuni studi di settore hanno indicato come l’Italia, con 4.207 colonnine, si trovi in quinta posizione per numero di “hub” di ricarica in Europa: dietro, cioè, a Germania (capofila con 22.708 punti di rifornimento di energia elettrica per veicoli a zero emissioni), Gran Bretagna (13.973), Paesi Bassi (10.219) e Norvegia (7.855). Peraltro, il numero di abitanti per colonnine di ricarica vede l’Italia piuttosto in basso fra i Paesi europei (14.388 del nostro Paese, contro i 671 della Norvegia, i 1.665 dei Paesi Bassi, i 2.712 della Svezia, i 3.620 della Germania e i 4.698 della Gran Bretagna). C’è un favorevole rapporto fra auto elettriche e colonnine di ricarica in Italia (2,23 auto per “hub”), ma soltanto perché l’incidenza dei veicoli a zero emissioni o elettrificati circolanti sul territorio nazionale non è elevata come in altre nazioni UE: Paesi Bassi, Gran Bretagna e Norvegia soprattutto; basti considerare le 129.340 auto elettriche ed ibride plug-in vendute in Norvegia dal 2014 ai primi sette mesi del 2017, alle oltre 109.000 vendute nello stesso periodo in Gran Bretagna e 87.000 nei Paesi Bassi, così come le quasi 87.000 in Germania e più di 84.000 in Francia e confrontarle con le 9.366 vendute in Italia per averne un quadro piuttosto eloquente.
Su un’ottica globale, evidenzia un report del Politecnico di Milano reso noto a fine novembre, le auto elettriche vendute nel 2016 su scala mondiale sono state 504.000. Ai primi posti si collocano Cina e USA, mentre l’Italia (1.400 unità) indice per l’1% circa sul piano europeo, e per lo 0,1% sul totale delle auto vendute nel Paese.