La berlina alto di gamma a zero emissioni californiana riceve un sostanzioso upgrade aerodinamico, di assetto e ai freni da parte della factory tedesca, che replica la precedente elaborazione su base Model X.
Ben poco, ad una prima occhiata, accomuna le più performanti berline sportive alto di gamma con le auto elettriche di nuova generazione. C’è l’impiego di materiali più leggeri per ottimizzare le prestazioni delle vetture anche attraverso l’attenzione al peso; così come il ricorso a soluzioni hi-tech nella dotazione di bordo. In ogni caso, si tratta di dettagli: la “sostanza” indica chiaramente che nulla potrebbe essere più differente fra una vettura “tradizionale” e un’auto 100% a zero emissioni.
Le recenti novità elettriche, tuttavia, stuzzicano la fantasia delle aziende specializzate in elaborazioni. Fra queste, una delle più “prolifiche” è Novitec, atelier del Baden-Wurttenberg che solitamente punta i propri riflettori sulle GT e supercar di produzione italiana (Ferrari, Lamborghini, Maserati) e, in tempi più recenti, anche di oltremanica (McLaren, Rolls-Royce), ciascuna delle quali battezzata con nome specifico a seconda del marchio di destinazione (Rosso, Torado, Tridente, McLaren, N-Largo, Spofec).
E dopo un primo approccio alla nuova e-mobility, affrontato la scorsa estate con una propria interpretazione di Tesla Model X, ecco un nuovo esempio di tuning applicato alla produzione della factory californiana: si tratta di Tesla Model S, che Novitec ha “riveduto e corretto” in chiave high performance rendendo l’immagine complessiva della vettura ancora più in sintonia con l’allure sportivo che da sempre caratterizza l’impostazione estetica della “berlinona” a zero emissioni di Tesla, proposta in listino in quattro versioni (60 kWh da 320 CV, 75 kWh da 332 CV, 90 kWh da 422 CV, 100 kWh da 539 CV), a due ruote motrici e AWD, con velocità massime che oscillano fra 210 e 250 km/h e scatti da 0 a 100 km/h da 2”7 a 5”8: un biglietto da visita dei più invitanti per l’azienda tedesca, e anche per il comparto aftermarket ormai non nuovo alle elaborazioni sui modelli Tesla (sono da ricordare, a questo proposito, le personalizzazioni su base della “vecchia” Roadster curata nel 2010 da Brabus, così come sulla stessa Model S proposte, in tempi più recenti, da Mansory e da Larte Design).
Nel dettaglio, la “cura” Novitec su Tesla Model S lascia invariati i rispettivi moduli di propulsione (a quanto pare, ce n’è abbastanza per entusiasmarsi), e si concentra su corpo vettura, assetto e impianto frenante. La carrozzeria riceve uno specifico bodykit in fibra di carbonio che comprende uno spoiler anteriore da abbinare al paraurti di serie, nuove prese d’aria, le immancabili “minigonne” sottoporta e, posteriormente, un sottile spoiler e un nuovo diffusore inferiore. Tutti elementi finalizzati all’efficienza aerodinamica e alla tenuta di strada anche alte velocità, e che si completa con il ricorso ad un set di cerchi da 9.5×21 (all’anteriore) e 10.5×21 (al posteriore) dal disegno a cinque razze sdoppiate – sviluppati dallo specialista Vossen e disponibili in una gamma di ben 72 varianti di tinta e finitura – con pneumatici rispettivamente da 245/35 ZR 21 e 265/35 ZR 21.
A seconda dell’assetto adottato dai singoli modelli, Novitec propone per Tesla Model S un upgrade alle sospensioni ribassate fino a 40 mm e arricchite con il modulo di controllo delle modalità di settaggio “Comfort”, “Normal” e “Sport” (a disposizione del conducente), oppure il kit Novitec a controllo elettronico che abbassa fino a 25 mm il corpo vettura. L’attenzione ai freni di Tesla Model S secondo Novitec prevede il ricorso ad un kit carboceramico, disponibile in due varianti: “Variant 1” con dischi da 380×34 mm e pinze a sei pistoncini per l’avantreno; e “Variant 2”, che aggiunge dischi da 360×28 con pinze a quattro pistoncini per il retrotreno. A completare l’identità di Tesla Model S by Novitec, c’è un ampio portfolio di rivestimenti e rifiniture per l’abitacolo.