Marchionne ribadisce che la Ferrari rimarrà nel Gruppo e si concentra sui problemi interni con i sindacati
Marchionne ribadisce che la Ferrari rimarrà nel Gruppo e si concentra sui problemi interni con i sindacati
Marchionne è stato categorico: la Fiat non cederà il marchio Alfa Romeo o Ferrari al gruppo Volkswagen, come insistenti voci riportano in questi giorni. “L’hanno descritto come un sogno. Sono dei bei sogni… resterà un sogno”, ha commentato ieri il manager Fiat al Politecnico di Torino, a margine della consegna della laurea ad honorem a Giugiaro.
La stampa non molla la presa sull’interessamento del Gruppo tedesco alle auto di lusso del Lingotto, ipotesi alimentata dal “no comment” di Giugiaro, ideatore di storici modelli per tutte e due le case, a chi gli ha chiesto se potesse essere proprio lui il mediatore dell’operazione: niente conferme ma nemmeno una smentita.
Gli impegni di Sergio Marchionne in realtà si concentrano sui rapporti sindacali all’interno dell’azienda. Dopo aver ribadito che il tavolo di confronto con il governo richiesto dalla Cgil appare superfluo, ha dichiarato che “su Mirafiori il confronto parte quando vogliono i sindacati, noi siamo pronti da mesi”.[!BANNER]
E alla Fiom, la quale sostiene che la convocazione per discutere dell’impianto torinese non sia mai arrivata, controbatte che non risponde più, perché – usando le sue parole – “non ne vale la pena”.
Sull’ipotesi di esportare il modello Pomigliano anche a Mirafiori, Marchionne ha poi spiegato che sarebbe “un’idea fenomenale. Se riusciamo ad arrivare a quel livello là, partiamo immediatamente”.