Annunciato per fine 2018, il nuovo SUV Full-Size viene assemblato a Spartanburg (South Carolina): prime unità-laboratorio impiegate nei test di resistenza anche in condizioni climatiche “estreme”.
Della propria nuova lineup “suprema” di Sport Utility (ovvero di segmento e dimensioni superiori all’attuale gamma “ammiraglia” X6), Bmw ha finora dato soltanto alcuni accenni. In queste ore, il marchio bavarese comunica il “via” allo sviluppo di X7, nuovo SUV Full-size anticipato nei mesi scorsi da una serie di foto-spia e recentemente confermato dal CEO Harald Krueger in occasione di un incontro-stampa a Monaco di Baviera, nel quale il dirigente Bmw ha comunicato il prossimo ampliamento della gamma a zero emissioni Bmw e il futuro “lancio” di due nuovi “Sport Utility”, ovvero X2 e, appunto, X7 a sette posti, che debutteranno nel 2018 e arricchiranno le proposte SUV che già comprendono X1, X3, X4, X5 e X6.
I primi esemplari pre-serie di Bmw X7 sono usciti dagli stabilimenti di Spartanburg (South Carolina), le linee di montaggio in funzione dal 1994 e dove attualmente viene assemblata la gamma SUV del marchio dell’Elica (X3, X4, X5, X6). Sono più di 9.000 gli addetti che operano a Spartanburg; entro il 2021 i vertici Bmw North America prevedono la creazione di un ulteriore migliaio di posti di lavoro per far fronte a nuove necessità di produzione, destinate ad aumentare non soltanto in virtù dell’imminente arrivo di Bmw X7 (più avanti si saprà se anche la “sorellina” X2 sarà assemblata qui oppure in Europa), ma anche per il mantenimento delle attuali quote di mercato e il loro rafforzamento, sulla scorta dell’ottimo gradimento dimostrato dal segmento “Sport Utility” a livello globale (il complesso di Spartanburg ha fatto registrare nel 2016 un volume-record di produzione: oltre 411.000 autoveicoli, risultando il più “prolifico” impianto Bmw al mondo).
Nonostante la “camuffatura” (peraltro ben dettagliata dalle prime immagini che ritraggono le fasi di produzione dei primi esemplari), Bmw X7 mette in evidenza una chiara derivazione dal prototipo Bmw X7 iPerformance che venne esposto lo scorso settembre al Salone di Francoforte, in special modo nel disegno della zona anteriore del veicolo (la grande calandra dal caratteristico “doppio rene” di dimensioni sensibilmente maggiori in rapporto alla attuale produzione Bmw; la fanaleria sottile e quasi “nascosta” dall’impostazione massiccia della parte frontale) e nello sviluppo delle fiancate.
Le prime unità prodotte di Bmw X7 saranno utilizzate come “laboratori mobili” in previsione del debutto commerciale del nuovo big-SUV, fissato fra un anno esatto (fine 2018) e destinato all’esportazione su scala mondiale, come anticipa il responsabile di stabilimento Knudt Flor.
Ciascuna unità realizzata a Spartanburg in questi mesi di preparazione (l’assemblaggio sfrutta gli impianti di Bmw X5 ed X6) viene consegnata ai tecnici della Divisione Sviluppo addetti alle omologazioni, alla registrazione e alla successiva fase di test su strada: come già avviene per molti altri modelli finalizzati ad un’ampia versatilità di impiego, anche per l’imminente Bmw X7 il “ruolino di marcia” prevede una serie di prove su strada di resistenza e in condizioni climatiche “estreme”, dalle regioni desertiche della Death Valley al rigidissimo, ghiacciato e nevoso inverno della Scandinavia.