Le “manifestazioni di interesse” per la GT ibrida plug-in dal telaio in fibra di carbonio e 600 CV di potenza sono aperte in 18 Nazioni. Fra queste, anche l’Italia. I primi arrivi nei Polestar Space a metà 2019.
In perfetto orario sulla “tabella di marcia” anticipata nelle scorse settimane, i vertici del tandem Volvo-Geely comunicano l’elenco dei mercati nei quali sono disponibili le pre-ordinazioni di Polestar 1, la nuova GT sportiva a due posti più due, alimentata con un modulo di propulsione ibrido, presente in questi giorni al Salone di Ginevra 2018 quale primo modelo del neonato “sub-brand” che sarà interamente dedicato ad una futura produzione esclusivamente elettrificata.
Nel dettaglio, la fase di avvio alle pre-ordinazioni per Polestar 1 riguarda 18 Paesi in tutto il mondo, Italia compresa: i pre-ordini sono disponibili per Cina, USA, Svezia, Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito, Belgio, Finlandia, Francia, Polonia, Austria, Spagna, Danimarca, Portogallo e Canada.
Si tratta, per i futuri acquirenti, di una manifestazione di interesse e una conferma del proprio nominativo in una lista d’attesa, più che di una caparra: il processo di pre-ordine per Polestar 1 comporta una somma di 2.500 euro, totalmente rimborsabile (Polestar non garantisce la disponibilità del veicolo). Contestualmente, un nuovo configuratore online permette ai potenziali acquirenti una visualizzazione della vettura, prima di procedere ulteriormente.
La scelta dei primi 18 Paesi nei quali viene data disponibilità alle pre-ordinazioni di Polestar 1 rappresenta una prima conferma relativa al criterio di commercializzazione della novità ibrida plug-in ad alte prestazioni che verrà prodotta in Cina, che tiene conto della provenienza delle singole manifestazioni di interesse da parte degli utenti, attivate a metà ottobre 2017 attraverso una piattaforma Web dedicata e alla creazione di un “registro delle pre-ordinazioni”.
In queste ore, una nota redatta dai vertici del nuovo marchio e diffusa agli organi di stampa informa che le “manifestazioni di interesse” nei confronti di Polestar 1 sono “Oltre 7.000: un quantitativo che ci fa sentire a dir poco incoraggiati nella nostra azione alla luce di tanta passione dimostrata nei confronti del nostro prodotto. Da questo momento iniziamo a fare tutto quello che serve per consegnare questa bellissima auto ai nostri primi clienti”, commenta l’amministratore delegato Polestar Thomas Ingenlath.
È chiaro, alla luce di quanto affermato nella nota Volvo e dai vertici Polestar, che presto i volumi di produzione per la nuova GT 2+2 ibrida plug-in dal telaio in fibra di carbonio (equipaggiata con un’unità turbo benzina da 2 litri della famiglia Volvo Drive-E, abbinata a due motori elettrici agenti sul retrotreno, per una potenza complessiva di 600 CV, 1.000 Nm di coppia massima e un’autonomia annunciata di 150 km in modalità 100% elettrica; e, fra le novità hi-tech, dotata di un sistema di sospensioni elettroniche a controllo costante – Continuously Controlled Electronic Suspension – messe a punto dallo specialista Öhlins) potrebbero essere modificati in corso d’opera rispetto alle 500 unità all’anno indicate a suo tempo.
L’asticella dei ritmi produttivi sarà giocoforza destinata ad innalzarsi, come del resto ammesso, in una dichiarazione possibilista, proprio dal CEO Ingenlath, all’inizio dello scorso febbraio, ai taccuini dell’edizione Web di Automotive News. In primo piano, riconosceva il numero uno di Polestar, bisognerebbe “Valutare la possibilità di operare su due turni; ma credo che ciò sia possibile”: condizione essenziale, quest’ultima, per far sì che le attuali oltre 7.000 manifestazioni di interesse, sicuramente destinate a salire nei prossimi mesi, non debbano attendere tempi biblici. D’altro canto, i primi arrivi di Polestar 1 sono attesi entro metà 2019, inizialmente in USA, Cina, Germania, Svezia, Norvegia e Paesi Bassi, dove entrerà in fase operativa il programma di apertura dei primi “Polestar Space” dedicati ai nuovi clienti.
Verso la fine del secondo trimestre 2018 (nelle scorse settimane era stata indicata “Metà dell’anno”) si attende il completamento dell’impianto di produzione “Polestar Production Center” di Chengdu (Cina), già annunciato – in ossequio alla visione “green” del marchio – come lo stabilimento di produzione automobilistica più “eco friendly” in Cina, nonché uno dei più efficienti al mondo, conformemente all’obiettivo lanciato dalla joint venture sul raggiungimento dello status “Gold” nel riconoscimento LEED-Leadership in Energy and Environmental Design che individua le installazioni più efficienti a livello mondiale. In questo senso, appare comprensibile qualche settimana in più di attesa per conoscere l’eventuale ampliamento dei ritmi di lavoro e di produzione per Polestar 1, che – sempre riguardo alle infrormazioni ricevute nelle scorse settimane – verrebbe messa in vendita con una formula di abbonamento a canone mensile, ovvero senza deposito e comprensivo delle coperture assicurative, dell’ammortamento, dei servizi di assistenza e ulteriori servizi “on demand” che verranno stabilite più avanti.
Successivamente alla fase di lancio commerciale di Polestar 1 si conosceranno maggiori dettagli relativi allo sviluppo di nuovi modelli della futura lineup elettrificata: come recentemente era stato avanzato dai vertici Volvo, la gamma potrebbe arricchirsi, in un programma a breve-medio termine, con una berlina elettrica (“Polestar 2”) destinata a giocare un ruolo di diretta competitor nei confronti di Tesla Model 3, e con un SUV (“Polestar 3”) anch’esso totalmente elettrico. Queste novità hanno trovato una prima conferma da parte dello stesso CEO Thomas Ingenlath, che al Salone di Ginevra, teatro del vernissage di Polestar 1, ha anticipato come “La nuova GT rappresenta un punto fermo nella prima fase di vita del marchio. Tutti i modelli futuri saranno equipaggiati con sistemi di propulsione totalmente elettrica, in linea con la nostra vision che intende portare il nome Polestar ad un ruolo leader nel settore delle auto elettriche high performance”.