All’evento promosso da Bonhams in programma l’11 maggio a Montecarlo, ci sarà anche la Toleman che Senna portò al secondo posto nel bagnatissimo GP di Monaco: una gara da antologia.
Nessun pilota, in sessantotto anni da quando venne istituito il Mondiale F1, ha mai vinto a Montecarlo quanto Ayrton Senna: con sei successi nel tortuoso toboga di Monaco – il primo, nel 1987, con la Lotus-Honda; l’ultimo, nel 1993, con la McLaren-Ford Cosworth – il nome dell’indimenticato fuoriclasse paulista occupa la pole position negli annali del “circuito salotto”, ad una lunghezza su Graham Hill (salito in cinque occasioni sul gradino più alto del podio e primo “Re di Monaco”) e Michael Schumacher, ed a due sull’eterno rivale Alain Prost.
Appare emblematico, a conferma dello stretto legame che intercorre fra Senna e il circuito del Principato, come una delle prime imprese del futuro tre volte iridato nella massima Formula si sia svolta proprio a Montecarlo. E si tratta di uno di quegli episodi da antologia che chi ebbe la fortuna di assistervi in diretta difficilmente potrà dimenticare: il GP di Monaco del 1984, che si tenne in una giornata da tregenda. Pioggia, pioggia, tanta pioggia contrassegnò il weekend del 3 giugno di trentaquattro anni fa. Condizioni meteo proibitive che livellano le performance delle vetture e che, per un giovane emergente quale all’epoca era Ayrton Senna, avrebbero potuto significare potere realmente mettersi in luce agli occhi dei “piani alti” della F1.
La gara, interrotta al 31. dei 78 giri previsti (ad oggi, con poco più di 109 km disputati, è il secondo GP più corto della storia) per decisione del direttore di corsa Jacky Ickx, di fatto frustrò l’escalation di Ayrton Senna, che con la Toleman motorizzata Hart si trovava, in quel primo terzo di gara, al secondo posto, dietro Alain, rispetto al quale guadagnava terreno giro dopo giro: l’alfiere della McLaren, transitando sul rettilineo, si sbracciò per chiedere la sospensione della gara. Un gesto subito accolto dalla Direzione gara, e che ai fini della classifica (a punteggio dimezzato) vide la vittoria di Prost, davanti alla Toleman di Senna (primo podio per il brasiliano, e per la scuderia britannica), e sull’impetuoso tedesco Stefan Bellof con la Tyrrell-Ford (ultima monoposto aspirata dell’epoca), poi squalificato e i cui 4 punti del terzo classificato sarebbero poi stati assegnati al ferrarista René Arnoux. Il primo embrione della rivalità Senna-Prost si consumò, dunque, sotto il nubifragio di Monaco 1984.
Oggi, la monoposto Toleman-Hart TG184 è ancora protagonista, a trentaquattro anni dall’epico GP di Monaco 1984. Non in pista, ma… sotto il martello del banditore. La monoposto bianco-blu con gli sponsor italiani, che porta il nome del fondatore Ted Toleman – erede di una famiglia attiva nel settore dei trasporti e, dagli anni 70, titolare della scuderia presente dapprima in F2, poi dal 1981 al 1985 in F1, prima di essere venduta a Benetton… e il resto è storia che gli appassionati conoscono –, disegnata da Rory Byrne e motorizzata con l’unità 1.5 quattro cilindri turbo progettata e realizzata da Brian Hart, sarà battuta all’asta Bonhams in programma a Montecarlo il prossimo 11 maggio.
La notizia viene confermata, in queste ore, dai “piani alti” della celebre Casa d’aste di oltremanica, uno dei grandi nomi nel settore delle auto storiche. Per la vettura dello storico secondo posto di Senna a Monaco 1984, si tratta della seconda vendita all’asta. Dopo essere stata di proprietà di un collezionista privato,la Toleman-Hart TG 184 era già stata messa all’incanto, nel maggio 2012, da Silverstone Auctions.
La Toleman-Hart TG184, al di là dell’exploit di Monaco 1984, fu una buona monoposto: la ciliegina sulla torta è rimasta il secondo posto a Montecarlo; tuttavia, Ayrton Senna la condusse sul podio in altre due occasioni: a Brands Hatch (GP di Gran Bretagna), e all’Estoril (GP di Portogallo che concluse il Mondiale 1984 di F1 vinto da Niki Lauda per mezzo punto – “quello” di Monaco – su Alain Prost), nel quale peraltro Senna si era qualificato in terza posizione. A questi risultati si aggiunge il quarto posto di Stefan Johansson al GP di Monza (meno fortuna ebbero il venezuelano Johnny Cecotto, che dovette abbandonare il team e la F1 tout court a causa di un incidente durante le prove del GP di Gran Bretagna, che gli procurò una frattura alle anche e una lunga riabilitazione; e il “nostro” Pierluigi Martini, che non si qualificò a Monza).
Se qualcuno fosse interessato ad accaparrarsi la Toleman di Senna “veri” protagonisti a Monaco 1984, non resta che attendere il prossimo maggio e l’asta Bonhams. Qualora si perdesse l’occasione del preziosissimo acquisto, altre chicche saranno disponibili: la McLaren MP4/8A vittoriosa nel 1993 con lo stesso Ayrton Senna, una Bentley Tourer 3 Litres del 1926 carrozzata Vanden Plas (modello alla base della leggendaria epopea dei Bentley Boys vittoriosi tre volte a Le Mans), una Ferrari 625TF Vignale del 1953, una Porsche 911 2.7 Carrera RS del 1973, una Ferrari 250 GTE del 1963, una Mercedes 280SL “Pagoda” del 1967.