Si chiama “The Final Challenge” il progetto di test preliminari al debutto commerciale del primo SUV Rolls-Royce: una fase che viene seguita passo passo in collaborazione con la celebre rivista.
Entro la fine dell’anno, Rolls-Royce Cullinan sarà realtà: l’inedito “super-SUV” di Goodwood – i vertici dell’azienda sembrano rifiutare il termine “Sport Utility” – verrà presentato ufficialmente nei prossimi mesi. Nel frattempo la Rolls-Royce Cullinan diventa protagonista di un articolato programma di “anteprime” svolto da Goodwood in collaborazione con il National Geographic.
L’annuncio indica che le fasi finali di sviluppo per Rolls-Royce Cullinan verranno documentate, giorno dopo giorno, attraverso filmati e gallery fotografiche, sulla scorta di una partnership sottoscritta fra Rolls-Royce e il comitato editoriale del magazine statunitense: il materiale sarà pubblicato online sui rispettivi canali social. Lo spirito del progetto è sostanzialmente una nuova incarnazione dei valori che, all’inizio del 20. secolo, spinsero i fondatori del marchio di oltremanica, Charles Rolls ed Henry Royce, ad assicurarsi la reputazione dell’azienda attraverso la partecipazione ad alcune delle prove maggiormente impegnative all’epoca per la dimostrazione della solidità delle vetture, quali gli Scottish Reliability Trials, la Londra-Edimburgo e l’Alpine Trial.
Come prima “tappa” del programma opportunamente definito “Final Challenge”, Rolls-Royce Cullinan viene impegnato in un test nelle Highlands della Scozia, proprio gli impervi territori che più di un secolo fa videro il successo della leggendaria Silver Ghost, una impresa celebrata nel 2013 con una serie speciale di Rolls-Royce Ghost, ribattezzata “Alpine Trial Centenary Collection”.
Contestualmente, per Rolls-Royce Cullinan prosegue l’iter di sviluppo che verrà documentato passo passo attraverso i ghiacciai delle Alpi austriache, l’arido ambiente desertico del medio oriente e, in ultimo, i più impervi territori del nord America. Tutto questo, annunciano i “piani alti” di Goodwood, contribuirà a giustificare il claim “Effortless Everywhere” (Ovunque e senza sforzo) con il quale Rolls-Royce accompagna il concetto alla base dello sviluppo di Cullinan, per il quale viene specificato come fra gli atout del nuovo modello ci sia l’assoluta capacità di affrontare e di superare senza alcuno sforzo qualsiasi tipo di fondo stradale.
Appare interessante, nell’attuale ottica della comunicazione social e in tempo reale, questa ricerca di approccio “tradizionale” finalizzato alla realizzazione di un nuovo modello: ovvero, la ricerca di sfide con gli elementi naturali, che riporta l’immaginario agli albori della storia dell’automobile, quando le vetture facevano parlare di se dopo le grandi imprese ancora oggi ricordate (la Pechino-Parigi del 1907, la New York-Parigi del 1908, le “Crociere” Citroen degli anni 20, soltanto per citare gli eventi più celebri). “Ho promesso al pubblico, tre anni fa, che avrei cercato un modo per coinvolgere gli appassionati nello sviluppo e nei test di Cullinan: adesso, questa dichiarazione di intenti si concretizza con ‘The Final Challenge’ – osserva l’amministratore delegato di Rolls-Royce, Torsten Müller-Ötvös – Il messaggio che accompagna l’immagine di Cullinan contribuirà a puntare i riflettori su un ruolo tutto nuovo per Rolls-Royce: cioè la dimostrazione di ciò che i nostri modelli saranno capaci di fare”.
Nell’ambizioso progetto mediatico parallelo alla fase finale di sviluppo di Cullinan, “The Final Challenge” vede la presenza, accanto allo staff tecnico, dell’esploratore e fotografo Cory Richards, “National Geographic’s Adventurer of the Year” nel 2012. Il team redazionale del National Geographic documenterà “sul campo” ogni tappa di ciascun viaggio con aggiornamenti quotidiani.
Al momento, di Rolls-Royce Cullinan si conoscono alcuni dettagli di insieme, che nei prossimi mesi verranno arricchiti con nuovi elementi via via che si avvicina il “lancio” ufficiale, fissato per la fine del 2018. Il nuovo “mega-SUV” di Goodwood viene realizzato sulla piattaforma modulare “Architecture of Luxury”, che aveva debuttato nel 2017 quale “base di partenza” di Phantom II, e caratterizzata dall’impiego di materiali più leggeri e dalla più elevata resistenza torsionale rispetto alle generazioni precedenti. L’aristocratico anticonformismo alla base di Cullinan – un concetto che, fedelmente alla “vision” di Goodwood, da sempre rispecchia una delle peculiarità Rolls-Royce – sarà sottolineato, dal punto di vista della versatilità di impiego, con la presenza di una “Viewing Suite”, ovvero una esclusiva “piattaforma di relax ed osservazione” (progettata dalla divisione bespoke del marchio della “doppia R”) che troverà posto nel vano bagagli dell’”iper-SUV” Rolls-Royce e consisterà in un tavolino da cocktail e in due poltroncine, celati all’interno del pianale nel normale assetto di marcia e pronti a fuoriuscire a veicolo fermo. Due saranno gli allestimenti, sulla base di quanto reso noto recentemente dal responsabile del “brand” Rolls-Roce, Peter Schwarzenbauer: una configurazione a cinque posti e una variante a quattro sedili singoli. Decisamente “importanti” le dimensioni esterne: Rolls-Royce Cullinan misurerà, in lunghezza “fuori tutto”, circa sei metri: dunque ben di più rispetto ai “poco più di cinque metri” di Bentley Bentayga.
Riguardo all’impostazione motoristica, più avanti arriveranno le conferme ufficiali; ci si può tuttavia aspettare che Cullinan possa essere equipaggiato con la nuova unità motrice da 6,75 litri, con architettura a 12 cilindri a V e sovralimentazione mediante doppio turbocompressore, anch’essa “ereditata” dalla rinnovata Phantom e in grado di sviluppare una potenza di 571 CV e ben 900 Nm di coppia massima a 1.700 giri/min.