Per venire incontro al gradimento già riscontrato, il nuovo Sport Utility di Volvo sarà assemblato, oltre che a Ghent, anche a Luqiao. Prossimamente nuovi modelli sulla piattaforma CMA: saranno tutti elettrici.
Uno dei pilastri sui quali si poggiano le ambizioni di Volvo viene rappresentato dal SUV XC40: svelato ufficialmente a Milano all’inizio dello scorso autunno, avviato in produzione a novembre 2017 nelle linee di montaggio di Ghent (Belgio), ed eletto “Auto dell’Anno 2018” in occasione del Salone di Ginevra, il nuovissimo Sport Utility di Volvo – qui il nostro primo contatto – riscuote un ottimo gradimento. Lo comunicano in queste ore i vertici Volvo: dati alla mano, sono già più di 80.000 le ordinazioni arrivate a Goteborg da parte dei nuovi acquirenti.
Un quantitativo che ha suggerito ai “piani alti” del marchio svedese, dal 2010 nell’orbita della holding cinese Geely, ad aumentarne la produzione, in modo da soddisfare la domanda. Nel dettaglio, l’assemblaggio di Volvo XC40 (chiamato ad un ruolo di competitor nei confronti di Audi Q3, Bmw X1, Mercedes GLA e Range Rover Evoque) viene di fatto “raddoppiato”: allo storico stabilimento belga – il primo ad essere aperto al di fuori della Svezia: venne inaugurato nel 1965, nel novembre del 2016 ha deliberato il seimilionesimo veicolo prodotto ed è stato al centro di un ampio programma di rinnovamento, con l’ampliamento del reparto Carrozzerie – si affiancherà, dalla metà del prossimo anno, una produzione negli impianti cinesi di Luqiao.
Contestualmente, Volvo annuncia l’adozione su una nuova lineup di modelli di fascia media, destinati a sostituire l’attuale V40, della piattaforma modulare CMA-Compact Modular Architecture, l’”ossatura” di Volvo XC40 (che al momento del debutto si articola sulle unità 4 cilindri T5 2.0 litri Drive-e a benzina da 275 CV, e turbodiesel D4 da 190 CV; in una fase successiva arriveranno i benzina T3 da 160 CV e T4 da 190 CV, il diesel D3 da 150 CV ed una declinazione ibrida con motore Drive-e benzina tre cilindri e unità elettrica), frutto di una partnership con la stessa Geely e da tempo al centro delle strategie di sinergia ed economia di scala necessarie per l’operatività nel segmento delle “Luxury Compact”.
“Il gradimento riscontrato dal nuovo XC40 ha superato persino le nostre più ottimistiche aspettative – commenta Håkan Samuelsson, presidente ed amministratore delegato di Volvo Cars -. Il segmento dei SUV di dimensioni compatte è quello di più rapida crescita per il settore: con lo sviluppo di nuovi modelli basati sul pianale CMA contiamo di beneficiare ulteriormente di questa tendenza in positivo”.
Di rilievo la notizia relativa alle motorizzazioni dei futuri modelli su base CMA: saranno a propulsione esclusivamente elettrica; e verranno venduti in tutte le macro-aree geografiche di mercato, Europa compresa. Ulteriori dettagli in merito a questo ghiotto progetto verranno resi noti più avanti.
Fa peraltro già parte dei nuovi piani industriali Volvo la recente decisione (comunicata lo scorso marzo) di avviare la produzione delle vetture a marchio Lynk & Co – “brand” consociato – proprio nelle linee di montaggio di Ghent. Dal punto di vista ingegneristico, anche la prima vettura Lynk & Co verrà realizzata sulla medesima piattaforma CMA.